“Questo collegamento, in attesa del completamento dei lavori della Variante Nord, fa parte di quella serie di interventi che consentiranno il miglioramento complessivo della viabilità a Foligno. Con tutte queste opere (si intendono anche SS 77 e Variante Sud, ndr) cambierà notevolmente il traffico all’interno della città e nell’immediata periferia”.
È così che il sindaco del Comune di Foligno, Nando Mismetti, ha salutato giovedì 8 settembre l’apertura al traffico del tratto di strada – circa 600 metri – compreso tra la rotatoria di via Mameli, nella frazione di San Giovanni Profiamma, e quella di via Sportella Marini (ma che comprende anche il viadotto sul fiume Topino, il sovrappasso di via Fornaci Hoffmann e le due rotatorie di collegamento tra i due quartieri), nella pratica una parte dell’intera opera che collega via Campagnola con la strada di San Giovanni Profiamma e la SS 3 Flaminia che, nelle intenzioni, dovrebbe rendere più fluido il traffico dell’intera zona nord est della città e liberare parte del movimento veicolare su via IV Novembre. Ma questa operazione da 3 milioni di euro, curata dalla società Oikos e Franco Antonini e realizzata dall’impresa Calzoni S.p.a. di Perugia, non è andata giù a tutti i cittadini, soprattutto a quelli che risiedono nel quartiere di Sportella Marini. È allora così che alcuni di loro si sono organizzati per mettere in piedi una protesta, ben visibile ai fruitori di questo tratto di strada in quanto costituita da striscioni lasciati appesi davanti alla rotatoria della zona residenziale in questione.
“Vogliamo andare in bici e a piedi senza rischiare la vita” è scritto in rosso e blu da una parte, facendo riferimento all’alta velocità delle autovetture, alla scarsa visibilità nel sottopassaggio e alla mancanza di percorsi riservati a ciclisti e pedoni in questa opera. E ancora, “Nuove strade e rotatorie …senza marciapiede. Vecchie strade (viale Ancona e via Serena) …chiuse. Tutto normale?” si chiedono invece in rosso e nero dall’altra parte. Esplicito in questo caso è appunto il riferimento alla chiusura al traffico di via Serena a causa della mancanza di un sottopasso carrabile, non previsto in nessun piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Foligno. In questo specifico caso, il Comitato Spontaneo dei Cittadini Residenti a S. Paolo di Foligno ha raccolto 2000 firme per difenderne la viabilità. Ora si attendono dunque eventuali, ulteriori, mosse dagli abitanti di Sportella Marini.
(Eli.Pan.)
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