È stato un tentativo di estorsione da assoluti principianti quello che due giovani uomini originari della Moldavia hanno cercato di compiere ai danni di una ragazza di Bastia Umbra la quale, senza alcun timore, ha contattato il Comandante della locale Stazione dei Carabinieri per raccontare il fatto che lo ha preceduto.
Prima dell’estorsione il furto del telefono – La giovane donna si trovava alla stazione ferroviaria della città di Foligno per tornare a casa in treno quando, persa la propria coincidenza, per passare il tempo decide di sedersi su una panchina e leggere un libro, lasciando il proprio smartphone di ultima generazione appoggiato proprio accanto a lei. Presa dalla lettura, però, la ragazza non si accorge che qualcuno, furtivamente, ha provveduto a portarglielo via.
Il contatto con i malviventi – Ovviamente contrariata dal furto, la giovane non si perde però d’animo e, una volta rientrata in casa, decide di provare a chiamare il numero della scheda telefonica rimasta nel cellulare con la speranza di poterlo recuperare. Qualcuno le risponde: è un uomo dall’accento straniero che avanza alla donna una richiesta di almeno 50 euro per la restituzione dello smartphone, da portare in un determinato posto opportunatamente concordato.
L’intervento dei Carabinieri – A presentarsi all’appuntamento, però, non è la ragazza ma i Carabinieri che, dopo aver constatato che la refurtiva era nella materiale disponibilità di un trentanovenne e un trentottenne, entrambi di origine moldava, hanno provveduto al loro arresto per tentativo di estorsione ai danni della proprietaria del telefonino. I due, ora, sono ristretti nel carcere di Capanne.