di Mirko Menicacci (*)
Apprendiamo dai giornali che la scuola di Cannaiola è stata chiusa. In questo momento non vogliamo entrare nel merito della giustezza della scelta, bensì concentrarci sul motivo che ne ha causato la chiusura: il plesso sembrerebbe non in regola con le normative sull’edilizia scolastica. Questa motivazione fa sorgere un inquietante interrogativo.
A giugno scorso, così come uno o due anni fa, quella scuola era frequentata, ogni giorno, da tantissimi bambini. Visto che in questo frattempo non sono intervenute normative nuove, la domanda che ogni cittadino e soprattutto ogni genitore si dovrebbe porre è: quando, fino al giugno scorso, i bambini frequentavano la scuola di Cannaiola, tale scuola era sicura?
La risposta a questa domanda è scontata ed è evidentemente un no.
Inoltre, per noi del centrodestra, questa vicenda è ancora più triste visto che già qualche anno fa dicemmo in consiglio comunale che il plesso in questione non rispettava le normative e fummo tacciati dai “soloni” di sinistra, con in primis il sindaco di allora residente a Cannaiola, di fare allarmismo e terrorismo psicologico.
Questo fatto è molto grave, soprattutto se associato ad una serie di altri episodi che si sono verificati nei mesi scorsi negli edifici scolastici gestiti dal comune : la caduta di due finestre e di una plafoniera nel nuovo plesso scolastico di Trevi capoluogo!
Paradossale, infine, il destino della frazione di Cannaiola: esprime da anni sindaci ed un numero altissimo di consensi per la sinistra trevana, che la rendono la frazione che fa la differenza nelle competizioni elettorali; è forse la frazione più popolosa e quella con un maggior potenziale di sviluppo, ma nonostante questo è stata continuamente offesa dall’azione amministrativa della sinistra trevana: la più grande discarica abusiva del centro-Italia; una scuola per anni non sicura o comunque non conforme; una strada provinciale pericolosissima come purtroppo dimostrano gli eventi tragici che vi ci sono verificati anche recentemente; ultima chicca una rotatoria, sempre sulla provinciale più pericolosa dell’Umbria, così mal realizzata che i TIR per potervi girare devono affrontarla contromano !
La nostra speranza è che cittadini di questa frazione si rendano finalmente conto di come sono stati trattati dalle precedenti amministrazioni di sinistra e comincino ad aprire gli occhi.
(*) vice-coordinatore regionale dipartimento PDL