Un progetto di recupero dei vecchi fontanili, degli abbeveratoi e delle piccole cappelle sacre, edificate agli incroci tra le strade campestri, è stato approntato e realizzato dalla Comunità Montana della Valnerina su finanziamento del GAL Valle Umbra Sibillini. Si tratta di piccole opere di architettura rurale che vanno a migliorare la fruibilità e funzionalità del territorio di montagna, sempre più frequentato non solo dagli abitanti ma da turisti amanti della natura e del paesaggio.
Una delle ultime fonti recuperate è quella di Montefiorello nel comune di Vallo di Nera. Risalente ai primi anni del Novecento, era stata costruita per assolvere al triplice compito di lavatoio con vasche, di abbeveratoio per gli ovini e i bovini e di fontana per attingere l’acqua da destinare all’uso domestico. Il degrado causato dagli anni e dai danni sismici, ne aveva alterato estetica e funzionalità. Posta all’ingresso del paese, lungo la strada montana che attraverso Meggiano conduce nel Sellanese e nel Cerretano, la fonte è stata adesso debitamente restaurata con pietre levigate, malte di terra locale, travature in legno, coppi, mattoni, canalette in pietra e in cotto per la fuoriuscita dell’acqua.
I lavori sono stati eseguiti in economia da una squadra diretta dal forestale Maurizio Massari, coadiuvato da Paolo Mazzoccanti, Enrica Castelli e Gabriele Santini, dipendenti della Comunità Montana, così come la progettazione e la direzione dei lavori sono state curate dall’ufficio tecnico dell’Ente. La sorgente che alimenta la fonte è quella dell’acquedotto di Montefiorello, che approvvigiona anche la città di Spoleto. L’acqua è ritenuta particolarmente buona tanto che la fontana è conosciuta dai ciclisti che in sella alle mountains bike si divertono a scoprire i panorami mozzafiato incantati dai borghi medievali della Valnerina. Ma anche chi arriva in automobile fa spesso il pieno di fresca acqua di montagna, pura e leggera.
Oltre a quella di Montefiorello, a quella di Palombara a Sant’Anatolia di Narco, di Collazzoni di Preci, della fonte di Cupi di Poggiodomo e di quella situata lungo la cinta muraria di Monteleone di Spoleto, la Comunità Montana provvederà, con lo stesso progetto, al restauro di tre antichi fontanili situati a San Marco, a Campi e a Savelli di Norcia. Le cappelline sacre già restaurate o da restaurare si trovano invece a Castel San Felice nei pressi della chiesa di S.Felice e Mauro, a Vallo di Nera in prossimità della vecchia villa di Umbriano e sul pianoro dell’Immagine ai confini con Mucciafora, a Cascia nelle frazioni di Atri, Fogliano e Colforcella.