(Aggiornamento h. 19.42) A poche ore di distanza dal ritrovamento di un detenuto morto in cella nel carcare di Capanne, la vicepresidente della Giunta Regionale della regione Umbria e assessore al Welfare Carla Casciari ha denunciato la grave condizione in cui verte la struttura di detenzione di Perugia.
“Era proprio quello che volevamo evitare” ha affermato la Casciari. “Da mesi denunciamo l'ingestibile situazione in cui sono ridotti gli istituti di pena e che non vedono coinvolti solo i detenuti ma tutti coloro che operano all'interno della strutture carceriarie. Per questo avevamo scritto al ministro Alfano chiedendo un intervento immediato che sanasse la situazione dei nostri Istituti di pena, ormai oltre la soglia tollerabile di affollamento. Al nuovo ministro Nitto Palma, forti del recente monito del presidente Napolitano, inoltriamo un richiamo perentorio perché intervenga al più presto senza che nuovi lutti si sommino a quelli già avvenuti. Allo stesso modo il Consiglio regionale nomini al più presto il garante dei detenuti”.
Secondo l'assessore, “uno stato forte deve vigilare su tutti, anche su chi ha sbagliato. E non c'è crisi che giustifichi dimenticanze così disumane”.
—
Un detenuto del carcere di Capanne, 36 anni originario di Rieti, è stato trovato morto ieri sera all'interno della sua cella. A dare l'allarme il compagno di cella, che lo ha trovato privo di vita nel bagno.
Secondo le prime ricostruzioni, il decesso dell'uomo -con precedenti per furto e droga- sarebbe dovuto all'inalazione volontaria di gas da una bomboletta. Le cause del decesso saranno chiarite dopo l'autopsia, già disposta dalla procure di Perugia.