“Condivido pienamente la preoccupazione del sindacato. L'ipotesi di soppressione del Coordinamento Distrettuale di Spoleto del Corpo Forestale dello Stato penalizzerebbe senza alcun dubbio la nostra comunità e priverebbe i cittadini dell’importante attività svolta anche sul fronte della sicurezza”.Queste le parole del Sindaco di Spoleto Daniele Benedetti contenute nella lettera inviata al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali On. Saverio Romano, al Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, al Capo del Corpo Forestale dello Stato Ing. Cesare Patrone e al Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi.
“A nostro avviso non è possibile sottovalutare le esigenze di coordinamento di un territorio vasto come il nostro, che nella sua interezza risulta occupato da estese aree boschive di grande interesse botanico, paesaggistico, storico e produttivo ed è caratterizzato da un ingente patrimonio naturalistico – ambientale. Tutti conosciamo il valore del territorio inteso come patrimonio naturale, faunistico, ambientale e paesaggistico unico e irripetibile, un valore che non ha prezzo perché non è stimabile. Per questa semplice ragione abbiamo il dovere di tutelare e conservare, quanto più possibile, questo patrimonio che abbiamo ereditato quale bene inalienabile a disposizione delle comunità attuali e future”.
“In questo difficile compito – ha aggiunto il Sindaco Benedetti – le istituzioni avrebbero ben poche capacità di successo se venisse meno, nella rete operativa di controllo quotidiano e di intervento tempestivo in caso di calamità, il ruolo insostituibile del Corpo Forestale dello Stato”.
“È per questo che ritengo un dovere di tutte le istituzioni riflettere seriamente sulla opportunità di limitare il coordinamento di tali azioni ed interventi perseguendo il “facile” obiettivo di ridurre l’organizzazione operativa per contenere la spesa pubblica: dobbiamo essere tutti consapevoli che un tale cambiamento metterà a serio rischio la “salute del territorio” e la sicurezza dei cittadini”.