Dopo l’incontro tecnico di ieri presso la Provincia di Perugia, Coldiretti Umbria esprime la propria preoccupazione per le difficoltà che si prospettano già dai prossimi giorni per gli imprenditori agricoli impegnati nelle operazioni di irrigazione, vista l’adozione di un’ordinanza di limitazione degli attingimenti per la prossima settimana.
Secondo l'associazione di categoria, “dopo il summit, considerato l’andamento in alcuni casi già critico della portata dei corsi d’acqua, c’è da temere per la stagione irrigua e in particolare per i prossimi mesi di luglio ed agosto, quelli più caldi e dove storicamente si manifestano le maggiori difficoltà”.
“Gli sforzi che le istituzioni competenti stanno mettendo in atto per ridurre al minimo le difficoltà per il comparto agricolo sono un segnale importante – aggiunge Coldiretti – perché resta forte l’esigenza di tenere nella dovuta considerazione le necessità degli imprenditori, pur nel rispetto degli equilibri ambientali”.
Secondo gli agricoltori, “senza la possibilità di irrigare non potrà più esistere e sopravvivere l’attività agricola, che nella nostra regione esprime qualità e legame con il territorio, oltre che il mantenimento dei livelli occupazionali delle realtà imprenditoriali”.
Proprio per questo ed in attesa di ulteriori incontri nel corso della prossima settimana, per monitorare la situazione degli attingimenti, Coldiretti Umbria auspica che la Regione possa intanto applicare sperimentalmente una riduzione ai valori di “deflusso minimo vitale” di alcuni corsi d’acqua per i prossimi due mesi, che consentirebbe un primo “sollievo” per le attività di irrigazione delle imprese agricole.
“Questo – conclude Coldiretti – sulla scorta anche di quanto disposto dalla normativa di riferimento, che nel prendere atto di quanto stabilito nel Piano di Gestione delle Autorità di Bacino del fiume Tevere, fissa per l’anno 2013 la prima definizione dei valori di deflusso minimo vitale”.