Si è svolto nella mattinata di domenica 8 maggio all’Hotel dei Duchi di Spoleto il primo incontro con il Prof.Giuseppe Serravezza, oncologo salentino e presidente della lega per la lotta ai tumori di Lecce organizzato dal nostro gruppo consigliare con la presenza del Comitato Rifiuti Zero. Sarebbere necessarie diverse cartelle per riassumere gli interessantissimi contenuti della riunione nei quali il Professore ha avuto modo di illustrare le sue ricerche sull’impatto degli impianti a biomasse sulla salute umana, dati che sono stati raccolti nel Salento dove si sono fermati addirittura 16 impianti a biomasse, alcuni ad oli vegetali, che avevano avuto i necessari via libera a causa del movimento d’opinione creatosi a seguito delle battaglie intraprese in quelle terre.
“Non vogliamo diffondere alcun allarmismo ingiustificato -sostiene il Gruppo consiliare del Pdl- ma rimarcare solamente le tesi che abbiamo espresso durante il consiglio comunale del 14 aprile scorso nel quale si discuteva la ormai famosa mozione presentata dal partito socialista. In quella sede abbiamo ricevuto precise accuse di superficialità e di populismo riguardo al nostro comportamento sostanziato dagli interventi dei vari consiglieri. Abbiamo, insieme al Comitato Rifiuti Zero, contattato e portato a Spoleto uno dei massimi esperti a livello nazionali sugli studi degli effetti dannosi prodotti dalle emissioni provenienti da centrali a biomasse come quella in fase di ultimazione a Madonna di Lugo.”
“Riteniamo che sia compito dell’opposizione -afferma il Pdl- informare i cittadini sugli eventuali pericoli di realizzazioni che fino a poche settimane fa l’Amministrazione cercava di far passare sotto silenzio, colpevole almeno, di non aver adottato un piano energetico dopo la famosa vicenda delle biomasse a Santo Chiodo, responsabile di una partecipazione nei confronti della cittadinanza che definire tardiva è un complimento. Auspichiamo che il recentissimo decreto del Ministro Romani sulle energie rinnovabili possa finalmente fare la necessaria chiarezza in un settore nel quale il business sembra aver preso il sopravvento sulla sostenibilità, l’ecologia e soprattutto la salute.”