Il presidente di Italia Federale prosegue nella sua protesta contro gli Atc annunciando l’organizzazione di due presidi davanti al Palazzo della Provincia di Terni. Dimissioni immediate dei vertici dell’Atc numero 3 di Terni, opposizione totale all’aumento della tassazione di 25 euro ed un’innovativa forma di autogestione da parte degli agricoltori e dei cacciatori all’interno di ogni Atc. Da organizzare su base democratica e partecipativa, “anche attraverso le primarie”, afferma Aldo Tracchegiani, presidente di Italia Federale. “Il nostro partito si batte in favore di una forma di autogoverno da parte degli unici veri ambientalisti – i cacciatori e gli agricoltori – che vivono con costanza l’ambiente, ne hanno a cuore la cura e la tutela e sono estranei a quello logiche politiche o pseudo tali che hanno generato la disastrosa situazione attuale”. Dopo la conferenza di sabato scorso a Narni, Italia Federale trasferisce la sede della sua protesta a Terni. “E’ ora che i cacciatori e gli agricoltori, illusi e abbandonati da questo sistema politico, molto spesso anche clientelare, tornino ad essere protagonisti delle politiche venatorie ed ambientali, soppiantando una classe dirigente che si è rivelata incapace e distante dalle reali necessità di una categoria che più di ogni altra subisce gli effetti della crisi”. Tracchegiani annuncia, quindi, due presidi per i giorni di mercoledì 15 e giovedì 16 giugno davanti il palazzo della Provincia di Terni dalle ore 9 alle 11. “Saremmo felici se a questi nostri presidi partecipassero gli esponenti del comitato che raccolse quelle 600 firme della petizione che invocava le dimissioni dei vertici dell’Atc numero 3. L’autogestione condotta dagli agricoltori e dai cacciatori, inoltre, porterebbe una serie di vantaggi tangibili per l’intera comunità: 27mila euro di spee in meno la retribuzione del Presidente, perché questa forma di governo si baserebbe su una retribuzione gratuita e volontaria. Idem dicasi per i 66mila euro di spesa per il lancio degli animali che avverrebbe di nuovo in forma gratuita. Dall’Umbria – conclude Tracchegiani – partirà la protesta nazionale, che vogliamo trasferire in ogni regione d’Italia, poiché ogni realtà locale subisce le stesse dinamiche e soffre gli stessi problematiche”.