Si è spento il prof. Giuseppe Calzoni, economista che ha guidato l’Università degli Studi di Perugia dal 1994 al 2000.
L’annuncio della scomparsa è stato dato dall’Ateneo perugino, che lo ricorda come “figura di riferimento fondamentale, che ha segnato con la sua guida un passaggio decisivo nella storia dell’istituzione”.
Docente di Economia Politica presso l’allora Facoltà di Economia e Commercio, il professor Calzoni ha ricoperto il ruolo di preside negli anni 1984-85 e 1993-94, prima di assumere appunto la guida dell’intero Ateneo. Durante il suo rettorato, ricorda l’Ateneo, ha saputo guardare “con lungimiranza al futuro dell’Università, ponendo le basi per una fase di straordinaria espansione che portò a un significativo incremento nel numero delle studentesse e degli studenti iscritti e consolidò la posizione dell’Università di Perugia come polo di eccellenza della formazione e della ricerca nel panorama nazionale, accompagnandola nel passaggio al nuovo millennio”.
Di Calzoni vengono ricordate le doti umane e di governo, unite al rigore scientifico che ha sempre caratterizzato il suo impegno accademico, hanno lasciato un’eredità preziosa che continua a vivere nelle strutture, nelle persone e nei valori dell’Ateneo.
Queste le parole del magnifico rettore Massimiliano Marianelli: “A nome dell’intera comunità universitaria esprimo il più sentito cordoglio e la vicinanza alla famiglia del professor Calzoni in questo momento di grande tristezza. La sua memoria rimarrà indelebile nella storia della nostra Università”.
Cordoglio alla famiglia e alla comunità universitaria è stato espresso dalla presidente della Regione dell’Umbria, Stefania Proietti: “Il professor Calzoni è stato un protagonista autentico della storia recente dell’Università degli Studi di Perugia. Durante il suo rettorato ha saputo coniugare rigore scientifico, visione e capacità di governo, accompagnando l’Ateneo in una fase di espansione e innovazione che ha contribuito a rafforzare il ruolo dell’Umbria nel panorama nazionale della formazione e della ricerca. La sua eredità continua a vivere nelle persone e nelle istituzioni che ha guidato con passione e competenza”.