85 arresti, 15 chili di cocaina e 10 di hashish sequestrati, 500 militari impegnati con 120 automezzi, 4 unità cinofile e 1 elicottero: sono i numeri che costituiscono il bilancio della maxi-operazione avviata all’alba di ieri dai carabinieri del Ros, del comando provinciale di Perugia e della compagnia di Foligno che hanno sgominato almeno 2 associazioni criminali dedite allo spaccio di droga (destinata al mercato umbro) e allo sfruttamento della prostituzione. Tre le Regioni interessate: Umbria, Toscana e Campania. Le indagini – condotte dai pm della DIA di Perugia Antonella Duchini e Manuela Comodi – si sono protratte per due anni. L’indagine dei Ros, ribattezzata “Little”, stando ad un lancio di agenzia, sarebbe nata dall’operazione Brushwood (quella che nell’autunno 2007 vide coinvolti 5 giovani spoletini) in quanto, durante quelle indagini, sarebbe emerso il coinvolgimento di un famigliare di uno dei 5 ragazzi di Spoleto che era in presunti rapporti con una banda dedita al traffico di droga e allo sfruttamento della prostituzone. A capo della organizzazione due fratelli albanesi che aquistavano la cocaina mediante alcuni connazionali residenti in Belgio e Olanda: droga che serviva a rifornire il mercato dei locali notturni umbri.
“Smeraldo” è il nome del’operazione conclusa dai militari di Foligno che hanno stroncato un ingente flusso di coca e hashish proveniente dalla Campania. Tre le persone coinvolte: a capo un uomo di Marano di Napoli che si appoggiava, come intermediario, al suocero, di professione pasticcere a Foligno. Una volta giunta nella città della quintana, la droga veniva messa sul mercato da un terzo uomo. Le operazioni “Little” e “Smeraldo” sono ancora in corso e potrebbero rilevare ulteriori, clamorose novità.