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“83 posti in più negli asili nido e servizi di qualità”. La nota dell'Assessore Ferranti

“Da settembre ci saranno 83 posti in più negli asili nido comunali, il che permetterà un abbattimento del 30 per cento delle liste d'attesa: una richiesta che i cittadini ci fanno da molto tempo. Sono in programma una formazione del personale sempre più adeguata, investimenti nei servizi, la stabilizzazione dei gruppi di lavoro, il mantenimento di tutti gli incarichi aggiuntivi a sostegno dei bambini diversamente abili e delle loro famiglie, un concorso pubblico per educatrici a partire dall'anno 2013. Il rapporto educatore-bambino viene mantenuto all'attuale uno a sei per i lattanti, e rimodulato ad uno a otto per i più grandi, misura prevista da una legge regionale e già in uso da anni nelle regioni, come Toscana ed Emilia, che da sempre rappresentano l’ eccellenza nel panorama dei servizi educativi”.
Così l'assessore ai Servizi per l'Infanzia e l'Adolescenza, Monia Ferranti, illustra la riorganizzazione e la rimodulazione del servizi.
“Sono questi – spiega la Ferranti – i cardini fondamentali di un progetto ben più complesso e articolato, frutto anche delle innumerevoli sollecitazioni pervenute da educatori, cittadini, sindacati, associazioni dei genitori, e raccolte nel corso della lunghissima fase di partecipazione (durata mesi) che l'amministrazione comunale si è vista rigettare improvvisamente e inspiegabilmente dalle Rsu.
Un progetto – spiega l'assessore – che riteniamo di garanzia assoluta sia per le educatrici, sia, soprattutto, per i bambini che saranno accolti a settembre nelle nostre strutture e che conferma la qualità del servizio. La posizione delle Rsu, che evidenzia il totale disinteresse per il progetto complessivo e si ferma invece alla sola valutazione del rapporto educatore-bambino, chiude la fase di confronto tra Amministrazione e parti sindacali. Nel mantenere fermi i nostri obiettivi, riteniamo importante rappresentare alle nostre educatrici tutti gli aspetti di un piano che vuole incidere positivamente sulla complessità del servizio educativo, certi della loro comprensione e della condivisione dei nostri intenti. Ed è quanto faremo”.