Come ogni anno anche il Comune di Perugia celebra la Festa delle donne, organizzando una serie di eventi per “sensibilizzare l'opinione pubblica sulla condizione femminile, sull'importanza di affermare l'uguaglianza fra i sessi e il superamento delle discriminazioni sessuali nella cultura di genere, includendo anche la lotta all'omofobia”. L'8 marzo è, per l'assessore alle Pari opportunità Lorena Pesaresi, tutto questo, “una importante occasione di riflessione attorno a questi temi”. Iniziative che – afferma Pesaresi – “non hanno carattere rituale, ma intendono focalizzare l'attenzione su un percorso delle donne iniziato tempo indietro e che ancora oggi non è compiuto e con cui si intende ribadire che la donna è una ricchezza da valorizzare, una risorsa preziosa per far compiere all'Italia quel salto di qualità che l'Europa ci chiede”.
L'assessore sottolinea come non esista “una uguaglianza reale” fra i sessi e quanto sia, al contrario, necessario “proseguire lungo la strada del cambiamento, verso una società effettivamente moderna ed evoluta, capace di superare ruoli tradizionali e differenziati per i sessi, al momento a totale svantaggio delle donne”. A sottolineare questi concetti è un articolato programma di iniziative che durerà fino al prossimo aprile, fra convegni, incontri, presentazioni di libri e concerti. E che “contribuirà ad arricchire la candidatura di Perugia e Assisi a Capitale Europea della Cultura. Il vero cambiamento culturale passa necessariamente attraverso la parità reale e concreta fra i sessi”.
Ieri, l'apertura con la conferenza stampa di presentazione della petizione per l'introduzione della doppia preferenza di genere nel sistema elettorale della Regione, promossa dalla Conferenza delle Presidenti degli organismi regionali di parità e organizzata dalla sezione Fidapa di Perugia. E per giovedì 8 marzo è previsto alla Sala dei Notari di Palazzo dei Priori (alle 17.00) un “Concerto per la Giornata Internazionale della Donna. Eroine del Melodramma risorgimentale vittime della violenza familiare e della ragion di Stato. Eroi del risorgimento nelle rime delle poetesse umbre dell'800”.
“La violenza sulle donne – prosegue l'assessore – è una delle piaghe più diffuse nel mondo e che, troppo spesso, resta chiusa fra le mura domestiche”. Ma anche nel mondo del lavoro, le differenze tra i sessi sono “evidenti”: “l'occupazione femminile in Italia è la più bassa d'Europa, come pure la rappresentanza femminile in Parlamento o in altre Istituzioni; la remunerazione è inferiore del 30% a quella degli uomini, a parità di livello; la presenza femminile nei consigli di amministrazione di società private o a partecipazione pubblica è ancora bassa; e nonostante che negli Statuti e nei Regolamenti sia prevista una equa rappresentanza tra uomini e donne, questa parità, nella sostanza, non è mai stata applicata. Lo dimostra il fatto che le donne sono le prime a perdere il lavoro in tempi di crisi; per non parlare di firme in bianco (dimissioni in bianco), che, purtroppo, non sono cose d'altri tempi”. Per l'assessore “le pari opportunità saranno tali quando uomini e donne daranno vita, insieme, a un vero e proprio cambiamento culturale”.