Mansueto Bianconi, deportato nel 1944 nei campi di concentramento nazisti in Germania, dove è morto nel ’45 ad appena 18 anni, ieri (giovedì 8 febbraio) è tornato a casa. I resti del giovane soldato, dopo quasi 73 anni, sono tornati a Gubbio, nell’abitazione del fratello Mario.
Si chiude così con commozione e partecipazione una vicenda umana toccante, che ha visto l’impegno concreto del Comune, nel seguire passo dopo passo, con successo e in tempi rapidi, l’iter burocratico che ha consentito di riportare in Italia le spoglie dello sfortunato giovane.
“Siamo stati vicini alla famiglia e in particolare ai fratelli Elio e Mario – ha detto il sindaco – che, dopo anni di ricerche e infruttuosi tentativi, finalmente possono dare sepoltura alle spoglie del loro congiunto, per lungo tempo considerato disperso“.
Mansueto, che era sepolto nel cimitero militare a Monaco di Baviera, da oggi riposerà, per volontà dei familiari, nel cimitero di Pietralunga.