ROMA (ITALPRESS) – Dopo il monitoraggio in tempo reale degli edifici grazie alla tecnologia 5G, in collaborazione con Fastweb, con i Musei Capitolini controllati attraverso otto sensori, il progetto Roma5G va avanti e si arricchisce con la partnership siglata con Atac, l’azienda dei trasporti del Comune di Roma. Presentata questa mattina in videoconferenza dal capo staff del Campidoglio, Massimo Bugani, da Giovanni Alberto Campisano, capo staff dell’Assessorato alla Città in Movimento di Roma Capitale, Giancarlo di Bernardo, direttore vendite di Ericsson Italia, Marco Arioli, head of Network Engineering di Fastweb, e Francesco Amendola, direttore Ict di Atac, questa nuova collaborazione ha portato a mostrare il primo bus dotato connesso in 5G. Attraverso la copertura della rete di quinta generazione è stato infatti possibile sviluppare applicazioni all’avanguardia in grado di migliorare sensibilmente l’efficienza e l’affidabilità del trasporto pubblico. Per garantire la sicurezza dei passeggeri è stata realizzata una piattaforma di videosorveglianza per il monitoraggio e la segnalazione in tempo reale di situazioni di pericolo. A bordo della vettura sono state installate tre videocamere di ultima generazione per la trasmissione di immagini in alta definizione al centro di controllo Atac che, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, le analizza in tempo reale per segnalare situazioni critiche all’interno dell’autobus, come ad esempio la presenza di armi, di bagagli incustoditi o scene di panico tra i passeggeri.
“Abbiamo portato avanti questa sperimentazione volta a garantire la sicurezza dei cittadini e a migliorare gli spostamenti – ha sottolineato Bugani -. Sul 5g lavoriamo dentro i limiti cautelativi e accettabili che sono di gran lunga inferiore a quello della comunità europea. I cittadini avranno informazione molto più efficaci e puntuali. Avere sensori che indicano il surriscaldamento sui mezzi significa evitare che i bus prendano fuoco, serviranno per disincentivare i borseggi sui bus, riconoscendo movimento strani, riconoscere i passeggeri virtuosi che salgono sul bus con abbonamento o biglietto, su questo stiamo lavorando su un progetto di premialità con Atac, studiare i flussi di traffico e cercare di velocizza i percorsi dei bus. Stiamo parlando di modernità su cui dobbiamo accelerare”. “Il numero di informazioni è enorme – ha aggiunto – e ci aiuteranno a prendere decisioni mirate per rendere la città più smart, con grandi vantaggi per i cittadini”.
La soluzione di telemetria real time e manutenzione predittiva consiste invece in un sistema di diagnostica di bordo connesso direttamente al CAN-bus, il sistema che collega le diverse unità di controllo elettrico della vettura, con il quale è possibile tenere monitorato lo stato di salute e di vivibilità del veicolo per effettuare eventuali interventi di riparazione in ottica predittiva.
I sensori del sistema sono inoltre in grado di rilevare e segnalare in tempo reale il superamento di una serie di parametri, tra cui la pressione e la direzione del motore, la velocità e il consumo effettivo, o la temperatura e il livello di umidità all’interno dell’autobus.
Nell’ambito della sperimentazione è stato anche sviluppato un sistema per la gestione intelligente del traffico con la possibilità di assegnare la priorità ai mezzi pubblici. Grazie all’integrazione con il sistema di gestione semaforica urbana, il sistema consente di regolare il passaggio dei mezzi di trasporto pubblico agli incroci riconfigurando i semafori per garantire luce verde agli autobus con il vantaggio di aumentare la velocità e ridurre i tempi di percorrenza. Questa funzionalità potrà poi essere utilizzata anche per altre tipologie di veicoli, ad esempio per i mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine.
“La mobilità sta cambiando – ha spiegato Giovanni Alberto Campisano, capo staff dell’Assessorato alla Città in Movimento di Roma Capitale – e cambiando la mobilità chiaramente cambiano anche le scelte. Nel futuro spostarsi significherà avere maggiore sicurezza e migliore efficienza. La connessione del veicolo continua a migliorare e i sistemi avanzati di assistenza alla guida sono il primo passo di veicoli connessi. Il 5G contribuisce a far crescere il volume della rete dati e ha un potenziale enorme, introducendo nuove possibilità di trasporto e gestione del traffico. La vera rivoluzione è l’incremento dei servizi digitali per l’automotive. Già i dispositivi attuali possono permettere di scambiare dati come sulla pressione dei pneumatici o la pressione dell’olio. La connessione di questi dati può portare benefici ai gestori delle flotte, ottimizzando i costi. Adesso insieme ad Atac e Fastweb analizzeremo i dati per poi passare ai prossimi passi”.
“Grazie a questa sperimentazione mostriamo un piccolo ma significativo assaggio di come le reti 5G trasformeranno il settore dei trasporti pubblici, uno degli ambiti dove questa tecnologia avrà impatti enormi in termini di ridefinizione delle città”, ha commentato Marco Arioli, Head of Network Engineering di Fastweb, che ha aggiunto: “Grazie alle sue caratteristiche principali di bassa latenza, affidabilità e ampia copertura, il 5G conferirà a questo comparto livelli di prestazione elevatissimi e la comunicazione tra veicoli e oggetti raggiungerà una velocità e un grado di precisione impensabili fino a oggi”. “Per noi tecnici è uno stimolo a migliorare l’esperienza verso gli utenti e servire servizi sempre migliori – ha detto Francesco Amendola -. Le parole chiave per noi sono maggior sicurezza e maggior efficienza. Il valore aggiunto che abbiamo visto è andare oltre la singola informazione puntuale, la capacità di mettere insieme tanti elementi possono dare una indicazione non solo proattiva ma predittiva e dirci cosa accadrà ancora prima dell’evento. C’è il tema della videosorveglianza che consente di avere una visione in real time e segnalarci episodi anomali. C’è il tema di andare a rilevare le anomalie di funzionamento prima che si verifichi il problema. C’è il tema della validazione dei titoli”.
“Dopodichè – ha aggiunto – c’è il tema della viabilità, del controllo del traffico e dei semafori. Tutti questi prodotti e soluzioni hanno la finalità di rendere, per Atac, una maggiore efficienza e sicurezza e servire servizi sempre più integrati per i nostri utenti. Cosa si potrà fare in futuro grazie alla rete 5G? Si può ragionare nell’ottica in cui gli autobus possano essere considerati come dei sensori per lo stato del manto stradale o per la segnaletica stradale. Altro scenario è quello che vede il 5G come un catalizzatore che offra all’utenza senza soluzione di continuità con una integrazione del trasporto pubblico con lo sharing. Avere reti in grado di interconnettere i sistemi è un fattore determinante. La tecnologia 5G ci offre nuove opportunità in una ottica smart, credo che il nostro compito sia quello di cogliere queste opportunità”.
Per lo sviluppo dei nuovi servizi digitali è stata realizzata da Fastweb ed Ericsson una piattaforma integrata che utilizza le frequenze 5G a 26Ghz messe a disposizione da Fastweb ed è composta da due celle, situate su un palazzo in Via Prati Fiscali, in grado di coprire l’intero percorso effettuato dall’autobus all’interno del perimetro di sperimentazione. Le due antenne, connesse alla rete di trasporto in fibra ottica di Fastweb, trasmettono alla piattaforma IoT di Ericsson che raccoglie in tempo reale tutti i dati e le immagini video provenienti dal bus. Il terminale che riceve il segnale 5G è stato installato direttamente sull’autobus e connesso a un router che ha permesso di aggregare le varie componenti di rete per la realizzazione dei diversi casi d’uso.
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