Saranno 48 gli ingegneri iscritti all’Ordine di Perugia a festeggiare insieme ai colleghi i significativi traguardi del 50° e 25° anno di laurea in ingegneria. I riconoscimenti dell’impegno professionale prestato a favore della collettività e del bene comune, verranno attribuiti in occasione della tradizionale “cena degli auguri” in programma per la serata di venerdì 14 dicembre a Magione.
L’evento, sarà inoltre l’occasione per fare il punto sull’attività annuale e sulle iniziative e azioni future dell’Ordine, importante punto di riferimento per i 2950 iscritti, che proprio nel 2018 registra un aumento di iscrizioni rispetto allo scorso anno.
Saranno inoltre premiati gli ingegneri impegnati nel promuovere e incentivare attività culturali tra i colleghi mediante la scrittura di libri e gli ingegneri neolaureati vincitori delle 3 borse di studio, dal valore di 1.000 euro ciascuna, che la Fondazione Ordine Ingegneri di Perugia assegna alle migliori tesi di laurea che contribuiscono all’innovazione e al miglioramento delle tecniche, degli strumenti e, in generale, della cultura ingegneristica di tutti i settori.
Nel dettaglio, per il 50° anno di laurea (1968-2018) saranno premiati: Franco Antonelli, Enrico Biscontini, Giacomo Mattielli e Paolo Santoli e per il 25° anno di Laurea (1993 – 2018) Leonardo Alemanno, Roberto Marsili, Francesco Ardino, Mirco Masciotti, Mauro Baglioni, Antonio Mazzoni, Mauro Barigelli, Renato Morbidelli, Fabio Bianconi, Matteo Moriconi, Carlo Bigi, Fabio Pasquarelli, Mario Brizi, Renzo Patacca, Luca Calisti, Walter Pinti, Alessandro Casciotti, Fabio Piscini, Federico Cenci, Pier Riccardo Porceddu, Antonio Cerboni, Roberto Repetti, Nicola Cesaroni, Sandro Simonetti, Andrea Cittadoni, Marco Tanci, Giovanni Colombo, Florin Tugulan, Davide D’Amico, Andrea Vagnetti, Guido De Angelis, Fausto Vinti, Nicola Del Buono, Dario Maria Di Bello, Silvano Dorilli, Marco Eugeni, Brunella Gambelunghe, Massimiliano Garofoli, Massimo Gialletti, Simonetta Gigli, Andrea Grilli, Alessandro Manuali, Paolo Marcucci e Guido Francesco Marino.
