50 anni di sacerdozio per i "don" Lanfranco Conti e Giuliano Salciarini - Tuttoggi.info

50 anni di sacerdozio per i “don” Lanfranco Conti e Giuliano Salciarini

Redazione

50 anni di sacerdozio per i “don” Lanfranco Conti e Giuliano Salciarini

Anniversari di sacerdozio speciali nella diocesi eugubina per i parroci di Cipolleto-Ponte d'Assi e di San Martino, le loro storie in pillole
Lun, 22/06/2020 - 09:37

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Anniversari di sacerdozio speciali nella diocesi eugubina, con i 50 anni di attività pastorale di don Lanfranco Conti e di mons. Giuliano Salciarini.

Don Lanfranco Conti

Il 16 maggio scorso, don Lanfranco Conti, parroco di Cipolleto e Ponte d’Assi, ha festeggiato il 50° anniversario di sacerdozio. Era il 1970 quando nella Collegiata di Umbertide (sua città natale) veniva ordinato sacerdote da Mons. Diego Parodi, dopo una formazione nei seminari di Gubbio, Perugia e Assisi e una significativa esperienza di studio della Teologia pastorale a Roma, alla Lateranense. La vita sacerdotale di don Lanfranco si è articolata principalmente nel ministero pastorale come parroco anche se in passato c’è stato sia l’insegnamento, come docente di religione alla scuola media e superiore, sia l’incarico come rettore ed economo del Seminario diocesano. Sul piano spirituale, spicca la sua vicinanza alla spiritualità del Movimento dei focolari con un profondo legame sia con il gruppo dei sacerdoti umbri che con la realtà eugubina.

Il Don La, “Un parroco di campagna”

In questi 50 anni di sacerdozio, don Lanfranco è stato dapprima parroco di piccole realtà della zona meridionale della diocesi come Ghigiano, Giomici, Biscina, Vallingegno e Scritto, per poi approdare, negli anni ’80, nelle parrocchie di Cipolleto e Ponte d’Assi (a cui successivamente si sono aggiunti i centri pastorali di Colonnata e Vallingegno), dove ha cercato di fare camminare le due comunità all’insegna della comunione. Numerose sono state le iniziative promosse come i pellegrinaggi e gite spirituali, tra cui le esperienze in Terra santa e Medjugorje. Sul piano relazionale, il ministero di don Lanfranco si è incentrato molto nella conoscenza dei suoi parrocchiani, con cui ha saputo instaurare un rapporto basato sulla semplicità, in uno stile che parte dalle piccole cose, come per esempio il condividere un pasto e un atteggiamento rispettoso della libertà e riservatezza delle persone.

Alla luce di questa essenzialità, a sentire il “don La” (come lo chiamano affettuosamente i suoi parrocchiani), la migliore definizione che darebbe di se stesso è quella di essere “un parroco di campagna”. La ricorrenza del 50° del suo sacerdozio diventa motivo di gioia e di ringraziamento non solo per la sua famiglia (con la presenza del fratello Giorgio e con i genitori, Gaetano ed Elisabetta che, insieme alla sorella Maria Nella, festeggiano dal cielo) ma anche per le comunità parrocchiali di Cipolleto e Ponte d’Assi.

Giuliano Salciarini

In questo 2020, anche mons. Giuliano Salciarini festeggia il 50° di sacerdozio, in quanto venne ordinato prete il 17 maggio del 1970 nella chiesa di S. Domenico dal vescovo Diego Parodi. Cresciuto nello storico quartiere di S. Martino, svolse la sua formazione al sacerdozio nel Seminario vescovile di Gubbio e Assisi (di cui si ricordano le doti di calciatore e musicista).

Il ministero di don Giuliano si è articolato nell’impegno pastorale (come parroco ed educatore), nell’insegnamento (in passato docente di religione di scuola superiore) e nell’impegno amministrativo sia in Diocesi (da anni economo diocesano) sia nella Conferenza episcopale umbra (tuttora economo della CEU e del Seminario regionale). Ha ricoperto incarichi significativi nell’Istituto diocesano del sostentamento del clero ed è stato ispettore amministrativo all’Istituto teologico e a quello di Scienze religiose di Assisi, di cui ha gestito la nascita della Fondazione Benedetto da Norcia e Francesco d’Assisi (fu il primo ad assumerne la presidenza).

28 anni a Casamorcia

Sul piano pastorale, il ministero si è incentrato nella formazione cristiana dei giovani, vissuta con passione e dedizione, e nell’essere parroco. Dopo aver guidato piccole comunità parrocchiali (come S. Bartolomeo, Nerbisci e Pisciano), fondamentale è stata la guida della parrocchia di Casamorcia dal 1983 al 2011, in cui è riuscito a dare una svolta importante nella vita della comunità sia nell’istituzione del Comitato parrocchiale (oggi circolo ANSPI) che nella ristrutturazione della chiesa (con la canonica) e la costruzione di nuove strutture (campo sportivo, bocciodromo, locali parrocchiali).

Il forte legame con San Martino e i Ceri

Ha saputo intessere rapporti all’insegna di semplicità (spicca la sua profonda chiarezza nella predicazione) e schiettezza, da buon “sammartinaro”. Il forte legame con il quartiere e la parrocchia di San Martino (di cui fu viceparroco in gioventù e dal 2011 è tornato come parroco) lo rende ancora oggi capace di comprendere e interpretare gli aspetti più genuini dei “sammartinari”. Un altro aspetto da sottolineare nella vita di don Giuliano è il suo essere ceraiolo del cero di Sant’Ubaldo, vissuto con passione e con responsabilità, non dimenticando di essere prete. Questo lo ha portato a divenire cappellano sia della Famiglia dei Santubaldari che dei Ceri (dal 1986 al 2013).


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