Celebrazioni in tutta l’Umbria in occasione della giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate, che ricorre appunto il 4 novembre. Da Perugia a Terni, passando per i comuni più piccoli, sono tante le iniziative che si sono tenute questa mattina, mentre altre sono in programma anche nei prossimi giorni.
I Premi Città di Perugia sono stati, quindi, consegnati, per il Comando Militare dell’Esercito Umbria all’Ufficio Amministrazione della Scuola Lingue Estere dell’Esercito, “il cui personale – si legge nella motivazione – in ricorrenti occasioni si è fatto promotore di raccolte volontarie di fondi per l’acquisto di libri di testo per bambini stranieri e di giocattoli da donare al Comitato per la vita Daniele Chianelli, al fine di agevolare i piccoli ricoverati ed i loro familiari nella lotta contro il cancro”. A ritirare il Premio, consegnato dallo stesso Sindaco Romizi, è stato il Capitano Silvano Bonomini. Per l’Arma dei Carabinieri, il Premio è andato al Comando Stazione Carabinieri di Ponte San Giovanni, i cui componenti hanno svolto il proprio servizio con perfetta intesa, spiccata professionalità ed eccezionale abnegazione, consentendo peraltro l’arresto di 50 persone, il deferimento in stato di libertà di altre 238 e il sequestro di oltre un chilo di sostanze stupefacenti e di notevole quantità di armi da fuoco, contribuendo, così, alla sicurezza del territorio e dei cittadini. A ritirare il premio è stato il Maresciallo Maggiore Mirko Fringuello. In rappresentanza della Guardia di Finanza, il Premio Città di Perugia è andato al Gruppo di Perugia, che – si legge nella motivazione- ha svolto nel territorio una costante ed efficace attività di controllo economico, con particolare impegno nella prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti e altri illeciti economico-finanziari. Ha altresì concorso all’ordine e sicurezza pubblica con l’impiego di militari specializzati anti terrorismo e pronto impiego e di unità cinofile. Il Gruppo di Perugia della Guardia di Finanza ha avviato anche una serie di incontri nelle scuole sul tema della legalità economica e degli effetti dell’uso di sostanze stupefacenti, nell’ambito di un progetto nazionale del Corpo e del Ministero dell’Istruzione. A ritirare il Premio, il Tenente Colonnello Alessandro Freda. Infine, riconoscimento della Città di Perugia anche alla Divisione Investigazioni Generali ed Operazioni Speciali DIGOS della Questura di Perugia per l’alta professionalità dimostrata, contribuendo a fornire risposte certe alle esigenze di sicurezza del territorio. “Particolarmente proficua – si legge nella motivazione – è stata la continua attività informativa svolta, tesa a comprendere l’evolversi di situazioni potenzialmente compromettenti per l’ordine e la sicurezza pubblica, in ragione delle numerose criticità manifestatesi sul territorio. Costante e incisiva l’attività di contrasto a forme di integralismo religioso di matrice islamica, in grado di sfociare in situazioni pericolose per l’intera collettività. Efficaci le accurate attività di monitoraggio e controllo di contesti riconducibili a forme di esasperata violenza sportiva, che in questa provincia hanno impegnato la Divisione consentendogli di isolare le frange più scomposte del tifo locale”. A ritirare il premio è stato il Vice Questore Pierandrea Taurelli Salimbeni.
Alla cerimonia alla Sala dei Notari erano presenti, insieme al Sindaco Romizi e al Presidente Varasano, anche il Prefetto Raffaele Cannizzaro, il Questore Francesco Messina, l’On. Valeria Cardinali, Mons. Paolo Giulietti, l’assessore regionale Bartolini, la consigliera Borghesi per la Provincia di Perugia, il consigliere comunale Massimo Perari, gli assessori comunali Barelli, Prisco e Wagué.
“Il 4 novembre è la testimonianza esplicita del legame stretto e intenso tra il Paese e la sua componente militare: uomini e donne che oggi prestano servizio esattamente come i soldati che combatterono, un secolo fa, nel più terribile conflitto europeo”. Lo ha ricordato il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, nel corso della cerimonia del 4 novembre, presenti, tra gli altri, il comandante del centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito, generale Emmanuele Servi, il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Borscia, gli studenti delle scuole superiori. Nell’aula consiliare, dopo aver reso omaggio al monumento ai caduti, presente il picchetto del centro di selezione e reclutamento dell’esercito, Mismetti ha sottolineato come dopo la tragedia di Caporetto, 100 anni fa, “il Paese seppe reagire. Questa capacità di reazione l’Italia l’ha dimostrata, anche dopo, con la Liberazione dal nazifascismo e anche in più circostanze, dalla lotta al terrorismo all’impegno per ricostruire dopo le calamità naturali, con i diversi terremoti che hanno colpito anche la nostra terra. Le Forze Armate, in una società segnata da grandi incertezze e da forti divisioni, rappresentano un caposaldo di quell’Unità nazionale faticosamente raggiunta con le guerre per l’indipendenza, e poi con la Resistenza e, come detto, con la Liberazione”.
Nel suo intervento ha fatto riferimento, tra l’altro, alla necessità di approvare la legge sul cosiddetto “ius soli” “E’ un tema sensibile ma che va affrontato: riconoscere la cittadinanza a quei ragazzi che sono nati nel nostro Paese, si sentono italiani anche non hanno ancora ottenuto il diritto di esserlo – ha osservato Mismetti – e credo che sia necessario andare avanti per approvare la legge. E’ una legge di civiltà per l’appartenenza alla nostra comunità di coloro che si sentono parte integrante del nostro Paese”. Il generale Servi, dopo aver ricordato il sacrificio di tanti soldati nella prima guerra mondiale, in particolare nella battaglia di Caporetto, ha messo in evidenza, tra l’altro, l’importanza della consegna ai giovani della bandiera “simbolo, essenza, sostanza ed identità dell’unità nazionale”. Al termine della cerimonia è stata consegnata la bandiera e una copia della Costituzione italiana ad una rappresentanza degli studenti delle scuole superiori di Foligno.
La cerimonia è poi proseguita a Colle Attivoli con la deposizione della corona al Monumento ai Caduti e Resa degli Onori militari da un Picchetto in Armi del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna / 2 Battaglione Cengio. Tante le autorità militari, religiose e civili intervenute in rappresentanza dell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia, 1° RGT “Granatieri di Sardegna”/ 2° BTG Granatieri “Cengio”, Rappresentanze delle Forze Armate e Corpi Armati dello Stato e delle Forze di Polizia, Associazioni Combattentistiche e d’Arma, Croce Rossa Italiana Comitato Locale di Spoleto, Volontari della Protezione Civile, Banda Musicale “Città di Spoleto” e una rappresentanza delle scuole cittadine.
Nel suo discorso, il primo cittadino – dopo il ringraziamento a tutte le forze armate, alle sezioni di Assisi dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra e dell’Associazione Combattenti e reduci, ai consiglieri comunali Paolo Lupattelli e Carlo Migliosi, all’Ufficio Cultura e Cerimoniale e alla Polizia Municipale del Comune di Assisi – ha voluto ricordare “la tragedia di tutte le guerre, dalle guerre mondiali, alle guerre per l’indipendenza, alle tante, troppe guerre a pezzi che oggi, in questo momento, dilaniano il mondo colpendo, come sempre, i più piccoli, i più indifesi, le donne, gli anziani, i bambini”. “Guardiamo con occhi sinceri la realtà del mondo, – ha aggiunto – senza però mai perderci nella disperazione. La speranza della pace deve essere il faro di ogni nostra azione, specialmente nella e dalla nostra Città, terra natia di San Francesco, terra di Pace e di speranza. E proprio nel segno e nel solco della speranza che voglio oggi ricordare che il Comune di Assisi è Medaglia d’oro al merito civile per i meriti conseguiti da nostri concittadini, laici e religiosi, che con coraggio difesero coloro che in quel momento erano stranieri, perseguitati, emarginati, a costo della loro vita, e che per questo sono stati riconosciuti Giusti tra le Nazioni”.
L’amministrazione comunale di Lugnano in Teverina, invece, celebra la festa del 4 Novembre con un doppio appuntamento, domani, nell’ambito delle iniziative per il Centenario della Grande Guerra. Domenica 5 novembre alle ore 10 il tradizionale corteo istituzionale che partirà dalla sede del Museo Civico, muoverà accompagnato dalla banda cittadina verso la Chiesa Collegiata per deporre sotto l’altare la corona in onore dei caduti. Alle 10.30 ci sarà la colazione offerta dalla locale associazione Combattenti e Reduci che un tempo era un punto di ritrovo per questi uomini speciali che davanti ad un panino ed un bicchiere di vino, ricordavano le tristi vicende del conflitto mondiale. Oggi purtroppo ne è rimasto solo uno che sarà l’ultimo dei combattenti e l’ultima testimonianza vivente di una triste pagina della storia mondiale. Alle 11 sarà celebrata la santa messa in onore dei Caduti. Alle 12 tutti cittadini si trasferiranno al Monumento dei Caduti dove sarà reso omaggio ai militari lugnanesi con la benedizione di Don Andrea Rowny, le riflessioni del sindaco Gianluca Filiberti, le poesie dei bambini delle scuole e le note dell’ Inno nazionale e della Leggenda del Piave intonate dalla Banda cittadina. Nel pomeriggio presso il Museo Civico nella ex Fabbrica, un interessante convegno sull’attività della Croce Rossa durante la Grande Guerra 1915/18 e negli anni successivi tenuto dal Maggiore Emilio Carbone del Corpo Militare della CRI e presidente dell’Associazione “I Colori dell’Arte” di Montecchio.
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