Categorie: Cultura & Spettacolo Spoleto

Quattro grandi coreografi francesi a Spoleto per Rendez vous

Quattro grandi coreografi francesi, uno per ogni stagione: saranno i protagonisti della rassegna di eventi “Rendez vous 2016 – Dance francaise”, che prevede numerosi appuntamenti da qui fino a dicembre. Un evento promosso dall’associazione Evidanse e da Carole Magnini, italo-francese, e che si avvale della collaborazione, tra i vari enti, dell’Istituto francese a Roma, l’ente che si occupa del sostegno alle iniziative culturali per conto dell’Ambasciata di Francia in Italia. Proprio per questo a presentare la rassegna in Municipio, oltre alla Magnini ed all’assessore alla cultura del Comune di Spoleto Gianni Quaranta, che supporta l’evento, c’era anche Anouk Aspisi, addetta culturale dell’Istitut francais, che sosterrà anche finanziariamente quella che sarà una vera e propria “festa della danza”.

Casa Menotti – Il primo appuntamento della rassegna si terrà sabato 26 marzo alle 17 a Casa Menotti. Si tratta di un omaggio a Edith Piaf, un cabaret contemporaneo sulle canzoni della grande artista francese a 100 anni dalla nascita. La voce è di Carole Magnini, la fisarmonica di Giacomo Tosti Giacobazzi. “Ci sembrava naturale e opportuno – ha spiegato la Magnini – far debuttare Rendez Vous 2016 sotto l’insegna dei colori francesi attraverso una delle più grandi artiste che abbia mai amato e cantato la Francia: Edith Piaf, sotto l’emblema di Casa Menotti, rendendo omaggio al Maestro che ha reso Spoleto quello che rappresenta oggi”. Più in generale, comunque, questa quinta edizione di Rendez vous vuole celebrare la Francia ed in particolare la danza, con un programma “di diffusione, di trasmissione ma anche di formazione e scambi con quattro grandi coreografi francesi attorno ai quali si articoleranno altre numerose iniziative raggruppando artisti giovani ma anche artisti di fama internazionale e di diversi orizzonti”.

I quattro protagonisti – La rassegna si articolerà appunto attraverso quattro grandi coreografi, giovani e non solo: Christine Gérard, Christian Bourigault, Dominique Dupuy, Brigitte Hyon; ognuno di loro sarà protagonista di una stagione. La primavera sarà nel segno di Christine Gérard: da martedì 30 marzo a sabato 2 aprile si svolgeranno un workshop e una serata aperta al pubblico. Tra giugno e luglio, l’estate, si prosegue con una Residenza Creativa con Christian Bourigault, Un Rendez Vous Silence de Pierres (Silenzio di pietre) con coreografie e scenografie di Carole Magnini. L’autunno sarà caratterizzato, a settembre, da un Seminario di danza contemporanea e Masterclass con Dominique Dupuy, 85 anni, una istituzione nel mondo della coreografia francese. Infine, a dicembre, l’inverno, arriverà a Spoleto Brigitte Hyon, direttrice della formazione presso il Centro nazionale di Danza di Parigi, che terrà una Masterclass per danzatori e non danzatori (per informazioni e iscrizioni si può chiamare il numero 348 087 21 26).

Spettacoli in città – Oltre a questo a giugno ci sarà la festa della danza in strada, aperta a tutti, professionisti e scuole, attivando scambi e collaborazioni tra Italia e Francia. Alcuni spettacoli si terranno anche all’interno dei percorsi della mobilità alternativa, quello della Posterna in particolare, sfruttando anche piazzale Natali. Le varie iniziative avranno poi delle repliche al Caos di Terni (supporter dell’evento e già legato all’istituto francese) e forse anche a Perugia.

L’apporto della città – A ricordare il legame della città con la danza, che da qualche anno ospita la Settimana internazionale (in corso in questi giorni) ma anche una scuola comunale, le rassegne di danza all’interno del Festival dei Due Mondi ed altre realtà, è stato l’assessore alla cultura Gianni Quaranta, entusiasta del progetto, visti anche i suoi legami con la Francia, che ha celebrato con vari riconoscimenti le sue produzioni cinematografiche (vale la pena ricordare che come scenografo Quaranta ha ricevuto vari premi, tra cui l’Oscar e il Caesar). “Questo progetto ha un obiettivo più ampio – ha sottolineato l’assessore – vale a dire la promozione di Spoleto in Francia. Noi aspiriamo a diventare capitale mondiale della cultura, – ha ironizzato – visto che la candidatura a quella italiana e quella europea non sono andate a buon fine”. “La cultura – ha spiegato – costa poco e vale tanto. Dare una visione internazionale alla città può portarci a superare l’empasse dei finanziamenti”. Quaranta ha ricordato  vari progetti su cui sta lavorando, dalla scuola di scenografia al contatto con altri istituti formativi. “Spoleto deve puntare per forza sulla cultura: Don Matteo ci è servito per dare visibilità alla città, ora dobbiamo offrire ai cittadini eventi“.