Si è appena conclusa la 30^ edizione del seguitissimo Torneo dei Bar-Memorial Corrado Spatola di basket, uno degli eventi sportivi amatoriali più atteso dell’anno.
Il popolo del basket e non solo, si è ritrovato nella nuovissima location dello storico Circolo Tennis di Spoleto, al Viale dei Cappuccini, oggetto di un importante lavoro di ristrutturazione che ne sta per fare uno dei siti più innovativi del settore, dove un intero campo da Tennis si è trasformato nel più classico dei Playground all’americana per una settimana di partite ad alto tasso di competitività e all’aperto (Quest’anno il tempo è stato straordinariamente clemente, meno male).
Tesserati, Under, Amatori, la sempre sorprendente categoria delle Donne e appassionati senza speranza di ravvedimento (e si badi bene, di ogni parte dell’Umbria), si ritrovano nella città del Festival per sfide impossibili che li portano a desiderare “focosamente” di vincere contro tutti e tutto, inclusa ovviamente la prestigiosa coppa della Finale, come quella che si è tenuta l’11 giugno alle 21 in una serata di sport che ha visto assieparsi in ogni angolo possibile del campo più di 400 persone, tra adulti, giovani e bambini, che imperterriti hanno tifato e gioito ben oltre la mezzanotte per i loro beniamini in campo.
Puntuale come sempre, al limite di quella di un cronometro svizzero, l’organizzazione della “Cestistica Spoletina ASD”, un gruppo di giocatori (giovanissimi scavezzacollo, ammogliati con prole e vecchie glorie) che nel nome del mai dimenticato Corrado Spatola, il campione dei campioni scomparso prematuramente nel 2008, si impegnano per divertirsi, ma soprattutto far divertire più pubblico possibile della Spoleto che sa apprezzare e guarda a questo tipo di momenti sociali e sportivi come un possibile spiraglio di futuro.
Sarebbe troppo lungo raccontare la storia delle ultime edizioni dove l’impegno di tutti gli organizzatori non ha limiti ne stanchezze quando si tratta di dare forza e continuità alla memoria di un grande sportivo come Corrado Spatola, ma quello che conta invece sono state le 300 persone di media che hanno affollato tutte le sere (per 10 giorni interi) il Playground del Circolo Tennis per assistere alla versione più spettacolare del basket moderno, quello che non bada solo ai funambolismi personali degli esperti ma strappa anche sorrisi quando qualche giocatore arrugginito spara qualche pallonata a caso o qualche furbacchione tenta di sopperire alla carenza fisica o tecnica con qualche “cianchetta”, come si dice in dialetto.
Ma l’orgoglio del cestista “imbruttito” prevale su tutto e le partite si trasformano in veri pezzi di teatro, dove l’alto tasso di agonismo tiene tutto il pubblico con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo di gioco, in un trionfo di bevande di ogni colore e gradazione, polpette stile USA (hamburger non è il caso), arrosticini e pizze di ogni fattura. Non è stato raro vedere qualche giocatore ingollare un pezzo di pizza per darsi sostegno, invece dei tradizionali sali minerali. Il cattivo esempio lo hanno comunque sempre dato i refertisti al tavolo arbitrale, dove “volavano” cibi di ogni natura e consistenza h24. Ma in una grande famiglia, quella del basket, non c’è limite che tenga.
Quest’anno, particolarmente, anche se i punteggi finali non sono mai stati altissimi, le 9 squadre in campo hanno sempre lottato punto a punto almeno fino agli ultimi minuti e secondi di gioco, lasciando aperta anche la possibilità del ribaltone impensabile dell’ultimo istante prima del fischio finale. Un motivo ulteriore per restare al Circolo Tennis fino all’ultimo momento.
Caffè degli Artisti
Laltrocaffè
Art Cafè
Bar Gelateria Corrado
Bar Vincenzo
Bar Api
Le Cafè
Go Back
Piccolo Bar
Per la cronaca sportiva si sappia che nella serata della Finale, hanno giocato per primi il Go Back contro Le Cafè per la finalina del 3° e 4° posto con la vittoria del Le Cafè per 69-67.
Prima del fischio di avvio della Finale è sempre toccante il momento in cui, come tutti gli anni, arrivano in campo per portare il loro ringraziamento personale al pubblico e ai giocatori, nonno Carlo (quest’anno ahinoi senza nonna Amalia venuta a mancare qualche mese fa), papà di Corrado Spatola che con la moglie di Corrado, Francesca Leoncilli Massi e le figlie Lavinia e Flavia, non fanno mai mancare il loro sostegno morale e fattivo a tutta l’organizzazione, mentre il pubblico si alza in piedi per loro. Francesca e le figlie offrono ad uno dei giovani Under che si è dimostrato particolarmente dotato durante il Torneo, un periodo di perfezionamento in un Camp di livello internazionale in Italia o all’estero (quest’anno in Svizzera).
E dopo la commozione, non c’è migliore celebrazione di quella con una finale giocata punto a punto. Quest’anno è toccato all’esordiente Art Cafè, per la prima volta al Torneo e al veterano L’Altrocaffè, anche detto “Baretto”, già vincitore di due edizioni della competizione
E davanti a una folla scalmanata si è avverata la famosa regola della fortuna del principiante, Il novizio Art Cafè, forte di una squadra particolarmente amalgamata ha vinto con decisione sull’agguerrito “Baretto” con il punteggio di 59-49.
Non poteva esserci conclusione più bella e degna in effetti con la prima volta di un Bar che si affaccia con gioia e coraggio al Torneo.
Per chi ha voglia di curiosare sui tantissimi momenti di sport e spettacolo del 30° Torneo dei Bar-Memorial Corrado Spatola, e magari spigolare sulle premiazioni e su chi c’era e chi no, c’è una fornitissima pagina Facebook con migliaia di foto su tutti i match giocati. E per il prossimo anno vale proprio la pena di non mancare !
Tutte le bellissime foto del Torneo sono opera di Cristian Sordini (e babbo Emilio)