La Resistenza ma anche l'Europa nell'intervento del sindaco Boccali alla cerimonia istituzionale che si è svolta, come da tradizione, davanti alla lapide che ricorda i martiri della lotta antifascista, tra i quali il giovane comandante partigiano Mario Grecchi, medaglia d'oro al valor militare.
Presenti i vertici istituzionali (la presidente della Regione, il presidente della Provincia ed il prefetto) e le rappresentanze dell'esercito e delle formazioni partigiane, una corona è stata deposta davanti al poligono di tiro di Borgo XX Giugno. Sul palco, anche il comandante partigiano Francesco Innamorati.
“Nella primavera di settant'anni fa, proprio in questi giorni – ha detto Boccali – in Umbria si combatteva la guerra partigiana contro gli invasori tedeschi e le milizie fasciste. Furono giorni, mesi, di sacrifici inenarrabili. In molti, soprattutto giovani, sacrificarono la vita per l'onore dell'Italia e la riconquista della libertà. Per poter vivere da uomini liberi in uno Stato democratico”.
Secondo Boccali, “la Resistenza mise finalmente in scena, con il ruolo di protagonista, la parte migliore dell'Italia che si ritrovò compatta e solidale per costruire il suo futuro. La Resistenza – ha aggiunto – è una lezione di assunzione di responsabilità, innanzitutto. Un popolo si fa carico della sua libertà: una lezione da non dimenticare perchè la libertà, e con essa la democrazia, non è un bene che si conquista una volta per tutte. Al contrario, è qualcosa da tutelare ogni giorno”.
Boccali ha poi sostenuto, citando il referendum del '46 e la Costituzione che entrò in vigore nel '48, che a partire dal 25 Aprile 1945 “furono poste le basi dell' Italia moderna”.
Nel discorso del sindaco c'è stato anche un riferimento all'Europa, ricordando la firma del Trattato di Roma del 1957 come “prima traduzione politica della visione di una Europa unita di cui la giovane Repubblica italiana fu tra i sei paesi promotori. Non dovrebbero dimenticarlo gli europei scettici nel confronti dell' Italia, nè gli italiani scettici nei confronti dell'Europa”.
Secondo il sindaco di Perugia, sul cammino dell'Europa oggi si frappongono molti ostacoli. Per superarli, a parere di Boccali, “occorre una Europa diversa, meno immobilizzata dalle sue pastoie burocratiche ed in grado di una visione più lungimirante. Un'Europa da amare, non da temere; sempre più unita ma anche più aperta e attenta ai suoi popoli. Non è una forzatura – ha concluso il sindaco – vedere nei giovani che fecero la Resistenza, non solo in Italia ma anche in molti paesi europei, la visione, se non ancora una idea compiuta, di un continente senza più conflitti nè dittature. Dobbiamo perciò conservare la memoria del 25 Aprile ma nello stesso tempo guardare al futuro. Perchè nella Liberazione stessa c'è, fortissima, l'idea di futuro”.
Foto Antifascismo Umbro