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19 tonnellate di hashish a bordo di 2 pescherecci nel Mediterraneo / 25 narcotrafficanti arrestati

Due pescherecci con a bordo 18,5 tonnellate di hashish sono stati fermati dalle unità aeronavali della Guardia di Finanza a 22 miglia da Pantelleria.
Le due imbarcazioni, prive di bandiera, sono state individuate dall’ATR 42 MP del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare mentre erano in navigazione nel Mediterraneo Occidentale e tenute sotto osservazione fin quando, giunte a breve distanza dalle nostre coste, sono state raggiunte ed abbordate con due distinte operazioni delle unità navali d’altura di Palermo e Cagliari.
Rilevata la presenza a bordo di grossi quantitativi di droga, i finanzieri hanno condotto i pescherecci nel porto di Trapani e li hanno perqu isiti rinvenendo in totale oltre 700 pesanti pacchi di hashish, quantificat o in 18,5 tonnellate al termine delle lunghe operazioni di sbarco. I 25 uomini componenti degli equipaggi dei due pescherecci sono stati arrestati in collaborazione con personale dei Comandi Provinciali di Trapani e Palermo.
La droga avrebbe reso sul mercato oltre 100 milioni di euro.
Il maxisequestro si aggiunge a quelli già eseguiti nelle precedenti operazioni condotte dalle unità aeronavali
d’altura del Corpo e che, nell’ultimo triennio, hanno portato al sequestro di oltre 136 tonnellate di droga (62 di hashish, 67 di marijuana e 7 di cocaina), all’individuazione ed al soccorso di 36.165 migranti, all’arresto di 323 scafisti e narcotrafficanti ed al sequestro di 300 imbarcazioni utilizzate per i traffici illeciti.
Le attività sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo e dalla Procura della Repubblica di Trapani e condotte in stretta collaborazione con il Maritime Analysis and Operations Centre (MAOC) di Lisbona e la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga (DCSA). L’ operazione di polizia del mare ha richiesto l’impiego di aerei della Guardia di Finanza dotati di sofisticate apparecchiature di rilevamento e delle unità navali d’altura che operano nel contesto delle attività di vigilanza aeronavale nel Canale di Sardegna e nello Stretto di Sicilia condotte dal Corpo per il monitoraggio delle rotte commerciali e la prevenzione e repressione de i traffici illeciti verso le coste italiane e comunitarie.