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15 maggio, Stirati annuncia cambi di programma: novità e conferme

Dopo le critiche, le paure e le polemiche sulla bozza di programma per il tributo al Patrono Sant’Ubaldo, questa mattina, in Comune, il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati ha annunciato e ufficializzato alcune modifiche.

Chi non ci sarà

Abbiamo ritenuto opportuno – ha dichiarato il primo cittadino – di non inserire la sveglia dei tamburini e il trombettiere, ascoltando quindi democraticamente ciò che molti cittadini hanno manifestato”.

Chi ci sarà

Per quanto riguarda le rappresentanze, invece, in ogni evento ci saranno solo il sindaco, il vescovo Luciano Paolucci Bedini e il cappellano dei ceri don Mirko Orsini.

Confermati tutti i riti religiosi

Confermati quindi tutti i momenti religiosi, ovviamente a porte chiuse, dai tridui ai vespri fino al pontificale del 16 maggio, così come ci sarà la visita al cimitero (dove lo squillo del trombettiere sarà invece presente) e al Mausoleo dei 40 Martiri.

Campanone

La Sonata del campanone, “voce della città”, sarà piena il 13 e 14 il maggio alle ore 19, il 15 negli orari della festa, e il 16 alle 12 e alle 19.

Luminarie

Per quanto riguarda le luminarie il sindaco ha aggiunto: “Questo momento, che sarà celebrato nelle serate del 15 e del 16 maggio (dall’imbrunire fino a notte fonda), richiama le più lontane origini della festa dei ceri. In collaborazione con la Protezione Civile le torce saranno distribuite innanzitutto nelle abitazioni del percorso dei ceri. Ce ne sarà una per famiglia. Avranno la funzione doppia di messaggio di speranza e di tributo al Patrono“.

L’appello di Stirati

Stirati si è poi appellato alla città “Dobbiamo mantenere fede a questo momento di alta devozione, di responsabilità civile e di impegno nei confronti del 15 e 16 di maggio. Dobbiamo rispettare regole che vietano assembramenti e rispettare i distanziamenti sociali. Le forze dell’ordine saranno costantemente impegnate a far sì che questo avvenga”.

Attività chiuse il 15 e il 16

Il sindaco ha infine annunciato di voler predisporre l’ordinanza di chiusura delle attività commerciali per il 15 e 16 maggio, sulla falsa riga di quella già firmata per il 25 e 26 aprile.

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