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104° Giro d’Italia, nella decima tappa c’è anche l’Umbria | Foto

In vista del primo giorno di riposo, quest’anno posticipato al martedì, il Giro d’Italia 2021 ha affrontato, lunedì 17 maggio, la decima tappa, denominata “l’Aquila-Foligno”. I ciclisti hanno percorso 139 km, risalendo lo stivale dall’Abruzzo fino all’ Umbria.

Un percorso impegnativo; un profilo altimetrico abbastanza mosso, con molti “strappi” che hanno messo a dura prova le abilità dei corridori.

I fuggitivi della decima tappa

Il percorso della 10^ tappa

La tappa di oggi ha avuto inizio in Abruzzo, con il colombiano Egan Berlan in maglia rosa dopo la straordinaria vittoria di Campo Felice. Gli atleti, dopo la partenza, si sono diretti verso Antrodoco, provincia di Rieti, per scendere, poi, in direzione di Poggio Bustone. Alle 15,40 hanno varcato i confini dell’Umbria, attraversando Piediluco, Forca di Arrone, Arrone, Montefranco e Cantoniera: un passaggio, insomma, in mezzo alle straordinarie montagne verdi della Valnerina. Dal Valico della Somma, infine, la gara si è spostata in provincia di Perugia, fino a Foligno.

L’arrivo dei ciclisti a Piediluco

“L’Aquila-Foligno” è di Peter Sagan

Una grande dimostrazione quella di Peter Sagan e del suo team, il Bora-Hansgrohe. Lo slovacco nella tappa odierna si è imposto con determinazione sul colombiano Fernando Gaviria e sull’italiano Davide Cimolai, aggiudicandosi così la maglia ciclamino. Diciotto le vittorie complessive nei Grandi Giri per Sagan, dietro, solamente, a Mark Cavendish e Andrè Greipel. La maglia rosa, per il momento, è ancora nelle mani di Bernal.

Un’occasione per l’economia del territorio

Una grande opportunità per l’Umbria il Giro d’Italia, una delle tre corse a tappe più importanti del calendario ciclistico insieme al Tour de France e al Giro di Spagna. Molti turisti appassionati di ciclismo, infatti, si sono recati, nella nostra regione per assistere alla decima tappa; una tappa straordinariamente emozionante, anche per il contesto ambientale in cui si è svolta: montagne, colline, distese di grano, paesi arroccati, il suggestivo lago di Piediluco, Campello sul Clitunno. Una chance non da poco, a vantaggio di molti settori fiaccati dalla Pandemia, per una Regione che a livello di paesaggi e tradizioni, può certamente dire la sua.