Nell’auto aveva oltre 1 kg di cocaina purissima, ma è finito nella rete della polizia di Terni, che lo ha arrestato. L’uomo, un cittadino albanese di 43 anni, è stato arrestato la notte scorsa dagli agenti.
Con una brillante operazione effettuata dalla Squadra Mobile, in collaborazione con la Squadra Volante e con la Polizia Stradale, a seguito di un’attività di indagine attuata con mirati servizi e controlli, l’uomo, regolarmente residente a Terni, titolare di una carta di soggiorno per lungo periodo, è stato fermato, nella zona di Marmore, intorno alle 21, mentre in auto stava tornando a Terni.
L’auto, intestata alla compagna dell’uomo, è stata perquisita e, ben nascosto all’interno di un vano del cruscotto, gli investigatori hanno trovato un panetto di cellophane dal peso di 1,106 kg, contenente cocaina purissima, destinata verosimilmente al mercato ternano e che avrebbe “fruttato” intorno ai 400.000 euro, considerato che il prezzo di una dose si aggira sugli 80 euro.
L’albanese, in Italia dal 2002, con un precedente penale risalente allo scorso anno per reati di droga, è stato arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La direttissima è in programma per oggi.
Questa operazione fa seguito ad altri importanti interventi che negli ultimi tempi hanno portato al sequestro di oltre 3 chili di sostanza stupefacente e si va ad inserire nel quadro di attività di prevenzione e di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia di Terni disposta, ormai da tempo, dal Questore Belfiore e articolata, oltre che in sistematici servizi di controllo, con l’impiego di unità della Squadra Volante, della Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche e di unità cinofile antidroga.
La mirata attività info-investigativa, condotta dalla Squadra Mobile, è volta all’eradicazione alla fonte dei canali di approvvigionamento che riforniscono gli ambienti del micro-spaccio ternano, al fine di rendere il territorio sempre più sicuro anche riguardo alla diffusione delle sostanze stupefacenti, diffusione che costituisce terreno fertile alla commissione di reati da parte di consumatori, che si rendono responsabili di furti e rapine per reperire il denaro per l’acquisto delle dosi.