Terremoto

Terremoto, turismo in Umbria di nuovo in crisi | Ognissanti non fa il “miracolo”

Un copione che purtroppo si ripete. Passate da poco le 21 di mercoledì sera, nel giorno del sisma, i telefoni delle strutture alberghiere umbre hanno iniziato a squillare. Disdette, una dietro l’altra, in un periodo potenzialmente di alta stagione e con davanti il lungo ponte di Ognissanti. 

Perugia. Una città, quella di Perugia ma non solo, che si preparava ad affrontare un lungo fine settimana dedicata al turismo con la Fiera dei Morti e i Baracconi per andare avanti fino a Natale.  Nel centro storico dell’Acropoli le disdette fioccano: camerate prenotate da tempo, anche in occasione di un convegno all’Università per Stranieri di Perugia, al momento chiusa a causa del sisma, sono state annullate per la maggior parte. Stessa situazione negli hotel appena fuori le mura del centro storico perugino. “Per questo weekend eravamo al completo e le prenotazioni stavano continuando ad arrivare – spiega Laura Barberi dell’Ilgo Hotel e consigliere giovani albergatori della provincia di Perugia -. Ora non solo arrivano le disdette, ma ma non sta prenotando più nessuno ed il problema è quello tutto il mancato introito nei mesi successivi. “Il ponte è oramai compromesso – spiega Laura Barbieri dell’Ilgo Hotel – Noi stiamo vivendo il riflesso dell’inesattezza dei media nazionali che hanno parlato di terremoto ovunque a Perugia. Oggi come due mesi fa“. Una situazione che, infatti, dopo il terremoto del 24 agosto, era lentamente migliorata ma che ora ha subito nuovamente un duro colpo. Un turismo in ritirata che si riflette anche sui ristoranti, confermando disdette alla vigilia del Ponte del Primo novembre.

Terremoto, i turisti se ne vanno | Gli alberghi sono vuoti 

Assisi. Ad Assisi, alcuni degli albergatori ricordano come “dopo le scosse del 24 agosto, tra i rumori che si sentivano di notte, quelli dei trolley dei turisti che lasciavano la città“. Ed ora, a distanza di due mesi, la situazione non è cambiata.  “Siamo vicini a tutte le popolazioni coinvolte nel terremoto del 26 ottobre – spiegano dei ristoratori dell’assisano – ma vogliamo rassicurare tutti i nostri clienti che, nonostante le scosse siano state avvertite distintamente dalla popolazione del perugino, non si sono verificati danni nel nostro Comune“. “Da ieri veniamo contatti continuamente – spiegano dall’ufficio del turismo del Comune di Assisi – perché i turisti da tutto il mondo chiedono informazioni sulla situazione ad Assisi ed in particolare modo sulla sicurezza della città. Sono spaventati dalle immagini che hanno visto in televisione, cercano da noi rassicurazioni“. Spoleto, Montefalco, Gubbio, ristoratori e albergatori confermano medesima situazione dopo le tremende scosse di mercoledì: prenotazioni ferme le tante disdette nelle ultime ore (La mostra mercato dello zafferano di Cascia e la mostra micologica di Spoleto CLICCA QUI).