Cronaca

Terremoto, i turisti se ne vanno | Gli alberghi sono vuoti

Da Perugia a Spoleto, passando per Assisi l’asse del turismo umbro che passa per l’antica Flaminia ha visto, da ieri mattina, una vera e propria fuga da alberghi, agriturismi e b&b.

E se le mura del Cuore verde d’Italia hanno retto bene al tremare della terra al quale si sono loro malgrado abituate, alla paura non ci si abitua. Soprattutto per diletto.

Fatto si è che nel giro di poche ore, il flusso dei vacanzieri che ha abbandonato l’Umbria è stato pari se non maggiore a quello della solidarietà che ancora si sta riversando sulle aree martoriate dal sisma.

Vediamo la situazione nell’immediato nelle zone turistiche maggiormente coinvolte, contando che questa prima comprensibile reazione non si trasformi in una vera e propria forma di abbandono di un territorio già penalizzato da eventi di questo tipo. Una terra di accoglienza, del fare e di orgoglio, che racconta una storia e una natura straordinari. In tutti i sensi.

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PERUGIA e ASSISI

Nel capoluogo di Provincia, già dalle prime ore successive al sisma, sono state molte le partenze anticipate e le cancellazioni. Disdette che sono arrivate direttamente alle strutture posizionate nell’Acropoli, ma anche in quelle posizionate in periferia di Perugia.

Una situazione confermata anche ad Assisi dove diverse strutture ricettive che risultavano “al completo”, hanno subito tante disdette già dalla mattinata del sisma che ha provocato danni e morti. Dietro, ovviamente, c’è la paura.

Ma sono in tanti i turisti in cerca di informazioni sulla situazione reale della regione, come ci spiega Francesco Fiorelli, presidente dell’Unione delle Pro loco umbre (Unpli) e di quella di Assisi “I turisti vogliono essere rassicurati sullos tato reale delle cose. Solo oggi ho ricevuto una trentina di telefonate da parte di italiani che avevano l’intenzione di trascorrere in Umbria alcuni giorni di vacanza. Chiedono informazioni riguardo al terremoto soprattutto per quanto riguarda Perugia, Foligno, Spoleto, Città di Castello. Queste persone – continua Fiorelli – si fidano delle pro loco proprio per l’ottima conoscenza che abbiamo del territorio. Di noi si fidano”.

SPOLETO

“La situazione è grave perche questo terremoto rischia di mettere in ginocchio anche la nostra economia turistica”. Commenta così il presidente del ConSpoleto, il Consorzio degli operatori turistici della città del festival che da ieri ha registrato il fuggi fuggi dei turisti che riempivano gli alberghi.

“Nel giro di 24 ore – continua Barbanera – siamo passati dal tutto esaurito al vuoto assoluto e  stanno arrivando disdette sia per il mese di settembre che ottobre. Attendiamo di riunirci con gli altri membri del consiglio per decidere il da farsi ma credo diventi prioritario che le istituzioni prendano seriamente in esame forme di sussidi e di sgravi fiscali per questo settore che impiega tante persone”.

“Purtroppo sono le naturali conseguenze di simili fenomeni e anche se a Spoleto la situazione è tranquilla e non si è registrato alcun tipo di danno alle strutture ricettive. A breve incontrerò il sindaco Fabrizio Cardarelli per fare il punto della situazione e valutare iniziative comuni”.

“Ho dedicato queste prime ore agli uffici direttamente impegnati nell’emergenza terremoto – dice il primo cittadino -; ho letto con piacere come sin dalle prime ore l’ABI (l’Associazione bancaria italiana, n.d.r.) ha sollecitato gli istituti di credito a rispettare i protocolli a suo tempo siglati con la Protezione civile e le Associazioni consumatori in favore delle popolazioni colpite dal terremoto”.

“In tal senso è mia intenzione sensibilizzare le banche locali affinché adottino ogni intervento possibile anche nei confronti di quei settori della nostra economia che hanno registrato e registreranno dei danni economici e finanziari dopo questo drammatico evento”.

FOLIGNO e MONTEFALCO

Situazione normale a Foligno, città che non gode del tradizionale turismo umbro ma solo di presenze legate al mondo dell’imprenditoria e degli affari. Nelle ultime ore anzi c’è da rilevare la presenza degli operatori giunti per la rassegna internazionale della birra artigianale e street food “Cotta o cruda”. Nessuna defezione tra gli espositori che avevano prenotato da tempo gli spazi.

Sostanzialmente normale anche la situazione a Montefalco che in questo periodo dell’anno non fa registrare particolari affluenze turistiche.

Hanno collaborato Cristiana Mapelli, Carlo Cerso e Claudio Bianchini