Cronaca

Terni, Di Girolamo indagato “La Procura mi ha chiesto proroga dell’indagine”

“Nella serata di ieri, nella mia abitazione, mi è stato notificato l’avviso di richiesta di proroga della durata della indagine, nell’ambito della cosiddetta Operazione Spada che la Procura della Repubblica di Terni sta portando avanti” è quanto dichiarato dal sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo che rende noto ai cittadini di essere indagato nell’ambito dell’inchiesta della Procura che ha portato ai 16 avvisi di garanzia che hanno travolto le sale di Palazzo Spade e il mondo delle cooperative del ternano.

“I reati ipotizzatiaggiunge Di Girolamo sono il 416 e il 553 del codice di procedura penale, cioè l’associazione delinquere e la turbata libertà degli incanti. Ora, quindi, so di essere indagato dal 20 marzo 2016. Colgo l’occasione per esprimere tutta la mia serenità e la mia estraneità rispetto a quanto viene ipotizzato. Esprimo altresì la piena fiducia nell’operato della magistratura, certo che al più presto emergerà la correttezza amministrativa e legale mia e della amministrazione comunale. Sottolineo che, nel rapporto schietto e diretto che ho con la comunità di cui sono sindaco, ho sempre comunicato, al momento della presa d’atto,  ogni aspetto riguardante le vicende legali che mi vedono protagonista”.

Secondo quanto è stato possibile apprendere, la Procura avrebbe chiesto una proroga delle indagini per verificare alcune ipotesi investigative che avrebbero portato gli inquirenti a ritenere che qualcuno possa aver avvisato parte delle persone coinvolte dell’inchiesta che era in corso. La Procura avrebbe dunque aperto un’indagine parallela che dovrebbe accertare se ci siano stati reati inerenti alla rivelazione di notizie coperte da segreto investigativo. Non è dunque escluso che, nei prossimi giorni, potrebbero arrivare ulteriori decisioni della Procura a carico di persone che, al momento, non erano ancora comparse nel registro degli indagati del primo filone di indagine dell’Operazione Sapda.