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Spoleto, firmata l’ordinanza contro l’accattonaggio

L’attesa ordinanza contro l’accattonaggio molesto a Spoleto è arrivata. A firmare l’atto, che era approdato sul tavolo del sindaco Fabrizio Cardarelli pochi giorni prima la sua improvvisa scomparsa, è stato il vicesindaco facente funzioni Maria Elena Bececco. Un’ordinanza che arriva dopo l’approvazione, in consiglio comunale,  della mozione presentata dai consiglieri di maggioranza Sandro Cretoni e Maurizio Zualdi.

L’obiettivo dell’atto è quello di far emergere le situazioni di indigenza e limitare lo sfruttamento dell’essere umano. Nello specifico si vieta qualsiasi forma di accattonaggio sul territorio comunale (in prossimità del centro storico, degli esercizi commerciali, dell’ospedale San Matteo degli Infermi, ecc.).

Il provvedimento – viene spiegato dall’amministrazione comunale – non mira a punire i mendicanti o a promuovere una qualche forma di discriminazione, ma si pone l’obiettivo di preservare il diritto dei cittadini alla sicurezza, limitando quelle manifestazioni dietro le quali possono nascondersi attività di ‘organizzazioni malavitose’ o, comunque, azioni illecite che hanno nell’accattonaggio un facile diversivo.

Nello spirito dell’ordinanza rientra anche la necessità di far emergere con chiarezza tutte quelle situazioni di indigenza presenti nel territorio, affinché il Comune di Spoleto possa fornire risposte e sostegno attraverso una delle tante misure attualmente attive per il contrasto alla povertà: dalle agevolazioni riconosciute dall’Ente sulla base dell’ISEE, al Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), fino al reddito di inclusione e alla morosità incolpevole, a cui si aggiungono i servizi fondamentali della Caritas ed il progetto per l’alloggio ai senza tetto.

L’amministrazione ritiene infatti che, limitato il fenomeno dell’accattonaggio attraverso l’ordinanza di divieto, sia possibile anche salvaguardare il decoro della città e promuovere il rispetto per il prossimo.

(foto di repertorio)