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“Quintana solo provincialismo”? Ecco la dura replica del presidente Metelli

 “Caro professore desidero invitarla ufficialmente alla Quintana”: il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli, risponde così all’infelice esternazione del professor Giancarlo Baronti che aveva bollato come espressione di “ostentato provincialismo” la Quintana e le altre rievocazioni storiche dell’Umbria.

“Ci tengo particolarmente che il professor Baronti venga a vedere la Quintana – ha dichiarato il Presidente – è importante che si renda conto di cosa accade a Foligno durante la manifestazione e che cosa siamo in grado di fare perché temo abbia avuto un approccio superficiale e gli sia sfuggito qualcosa. La Quintana è un evento di rilievo internazionale, e soprattutto è una grande festa di popolo dal forte valore antropologico. Non a caso, infatti, la grande Festa di Foligno è annoveratara tra le manifestazioni presenti al Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari di Roma e oggetto di una dettagliata ricerca condotta dalla dottoressa Mariotti. La Quintana, ci tengo a ricordarlo, promuove la crescita culturale e la coesione sociale. Foligno, grazie anche alla presenza della Quintana, si è sviluppata molto. Mi preme ricordarle la genesi della manifestazione. Infatti, proprio settanta anni fa, la riproposizione dell’antica Giostra della Quintana ha contribuito a ricucire il tessuto sociale della nostra città lacerato dalla guerra civile e dal 1946 ad oggi, la manifestazione costituisce la struttura sociale della città. Anche grazie alla Quintana, infatti, Foligno è una città che registra un’elevata aggregazione sociale. La Quintana è l’unica manifestazione umbra nell’elenco del patrimonio immateriale italiano, con tanto di parere ufficiale della Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici dell’Umbria. Il prestigioso riconoscimento prende le mosse dall’espressione di identità culturale collettiva e dalla sua recente candidatura a patrimonio immateriale dell’Unesco e si fonda appunto sull’altissimo valore culturale ed etnoantropologico della Giostra, una manifestazione che ha le sue prestigiose radici in oltre quattro secoli di tradizioni documentate storicamente. Qualcosa dunque, potrebbe esserle sfuggito e per questo, caro professor Baronti, la invito ufficialmente come gradito ospite alla grande Festa di Foligno”.