Perugia

Villa Pitignano, 100 mm d’acqua in un’ora: nuovi video fanno il giro d’Europa

Stanno facendo il giro d’Europa i video della bomba d’acqua che si è abbattuta lunedì pomeriggio sulla zona dei Ponti di Perugia e in particolare su Villa Pitignano. Video che sono stati pubblicati da siti meteo e giornali online tedeschi, francesi e inglesi, oltre che sulle principali testate italiane.


Famiglie evacuate, danni e viabilità
Il punto sugli interventi


Strade trasformate in fiumi d’acqua, sottopassi completamente allagati, grandi alberi abbattuti dal vento e fango ovunque.

Tanto lavoro per i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i volontari della protezione civile, di Perugia e delle squadre arrivate da Umbertide, Foligno e da altre parti della regione in soccorso.

I numeri per la segnalazione dei danni al Comune

Danneggiate numerose auto in sosta lungo la strada o lasciate dagli automobilisti rimasti bloccati. In alcuni casi sulle auto sono caduti tronchi e grossi rami.

Il vento ha divelto anche le coperture di alcune abitazioni e attività economiche. Tanti i negozi e le botteghe artigiane allagate.

Il Comune lunedì ha attivato il Coc, segnalando questa mattina i numeri da contattare per richiedere interventi e sopralluoghi e per segnalare i danni.


I numeri per richieste di intervento
e segnalazione dei danni


Gli operai del cantiere comunale, insieme ai vigili del fuoco e ai volontari Prociv, sono al lavoro per ripristinare la viabilità lungo le strade interrotte.

Nonostante l’allerta meteo sia stata diramata da giorni, l’intensità della bomba d’acqua che lunedì si è abbattuta sulla parte nord orientale di Perugia ha trovato impreparato il territorio. E non mancano le polemiche sulle manutenzioni dei corsi d’acqua e delle reti fognarie.

Come dimostra anche la tromba d’aria che sempre nel pomeriggio di lunedì si è abbattuta su Passignano, in Italia bisognerà sempre più convivere con simili fenomeni climatici estremi.

Situazioni di difficoltà sono state vissute anche lungo la E45, con molti automobilisti che hanno preferito fermarsi sulle piazzole di sosta a causa della scarsissima visibilità.