Foligno

Via Garibaldi, le attività commerciali insorgono. Barbetti (Pd): “No a cittadini di serie B”

I cittadini di via Garibaldi insorgono. Da sempre oggetto di qualche malumore legato alla valorizzazione e alle iniziative di rivitalizzazione, nelle scorse settimane hanno fatto pervenire una pec per sollecitare un incontro nel quale si sarebbero affrontate tutte le tematiche. Richiesta rimasta inevasa. Sul tema va all’attacco la consigliera comunale dem Rita Barbetti.

La consigliera Barbetti all’attacco

Via Garibaldi è una via che muore, che non riesce ad essere valorizzata come sarebbe auspicabile e meriterebbe: traffico che scorre incessantemente e una piazza (Giacomini) che ormai da troppo tempo aspetta di essere sistemata – scrive la consigliera – I gestori delle attività commerciali (e non solo) vorrebbero rivitalizzare questo luogo della città, che dopo la pandemia ha subito colpi devastanti. Il problema è stato portato tante volte all’attenzione dell’Amministrazione comunale, ma in particolare quest’anno si è chiesto con insistenza un incontro con gli amministratori, ma non c’è stata nessuna risposta. In seguito al silenzio prolungato, si è fatta una richiesta scritta, tramite PEC, inviata al Comune il 14 luglio scorso, a cui, a tutt’oggi, non è giunta risposta. Nella PEC si chiedeva un incontro per poter definire l’orario di chiusura al traffico della via in questione, che ora scatta solo alle 21, quando ormai è tardi per allestire tavoli all’aperto per la cena, come avviene in altre vie cittadine. La richiesta è di poter anticipare la chiusura del traffico alle 19,30/20. La vergogna è che a tutt’oggi nessuna risposta è stata data nemmeno alla PEC inviata e che era sottoscritta dalle seguenti attività commerciali di ristorazione:
Cuore piccante; Osteria dei Cuccugnai; Bella Napoli; Tiramisusi; Kuro bar.

“No a cittadini di serie B”

Non è accettabile – continua Barbettiche una Amministrazione comunale non dia una risposta dovuta e non incontri, in tempi opportuni, cittadini che lo chiedono. Non si può fingere che il Comune sia “la casa di tutti i folignati” solo perchè si accolgono, periodicamente, in eventi pubblicizzati, visite di scolaresche o similari. Il confronto diretto Amministrazione/cittadini è d’obbligo sempre e in tempi congrui; mi adopererò nelle sedi opportune per tutelare gli interessi di questi cittadini che non sono certo di serie B“.