Spoleto

Vertenza Maran, Sp e Ac “Ritardi sulla mozione e assessore esautorato”

Mentre il tempo ormai stringe e giovedì le parti torneranno sedersi presso il ministero del Lavoro, la vertenza Maran tiene banco sugli scranni del consiglio comunale. Oggi, infatti, al primo punto dell’ordine del giorno, c’è la mozione urgente presentata dai gruppi di opposizione Spoleto popolare e Alleanza civica. Che a poche ore dalla discussione dell’atto puntano il dito contro le scelte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Umberto De Augustinis, ma anche contro la scelta di nominare un consulente (gratuito) per occuparsi delle vertenze lavorative. Esautorando di fatto – sostengono – il ruolo dell’assessore con delega callo sviluppo e attività produttive (Ada Spadoni Urbani).

“Finalmente lunedì in Consiglio Comunale – evidenziano i consiglieri di Sp e Ac – si discuterà la mozione urgente presentata dai nostri gruppi due mesi fa (il 30/07/2018) relativa alla crisi Maran la cui urgenza oltretutto fu votata all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale ma che da allora è rimasta lettera morta.

Ad oggi il messaggio che ci sentiamo di dare a tutti gli attori presenti nel tavolo di crisi Maran è quello del senso di responsabilità.

Abbiamo appreso infatti dalla stampa che sono stati fatti passi in avanti nonostante la criticità della situazione e che è stato altresì revocato lo sciopero. Speriamo che chi di competenza valuti l’effettiva bontà dell’operazione che comunque ad oggi vede un’unica società dimostrare un effettivo interesse per la Maran.

A questo punto ci auguriamo che tutti facciano l’ultimo sforzo affinché la trattativa vada a buon fine in quanto sembra aver ora preso la direzione da noi auspicata nella mozione presentata.

Infatti nella mozione si chiede che nella trattativa con le organizzazioni sindacali e le RSA, venga siglato un accordo che preveda:

·         la definizione di un piano industriale che garantisca la più ampia occupazione possibile riducendo al minimo il numero di lavoratori licenziati.

·         L’eliminazione del vincolo di riduzione del 20% degli stipendi del personale, nel rispetto della dignità e dell’alta professionalità dei lavoratori che hanno dedicato la propria vita lavorativa all’interno dell’azienda raggiungendo elevati livelli di specializzazione.

·         La sollecitazione della Regione affinchè si attuino urgenti procedure per la salvaguardia dei livelli occupazionali anche attraverso adeguati strumenti finanziari.

·         La strategicità del sito produttivo di Spoleto, e che una volta superata l’attuale crisi siano riassorbiti i lavoratori oggi oggetto di licenziamento ristabilendo i livelli occupazionali attuali.

Non possiamo però non sottolineare la mancanza da parte dell’Amministrazione comunale nel trattare con così grande ritardo una mozione di tale rilevanza e che ha tenuto con il fiato sospeso tutta la comunità spoletina nelle ultime settimane.

Riteniamo inaccettabile che non si sia trovato il tempo in due mesi di convocare un Consiglio Comunale, una Commissione o una Conferenza dei capigruppo per discutere tale fondamentale argomento con tutte le forze politiche che rappresentano l’intera Città, ma alla faccia della trasparenza e della collaborazione sia stata solamente convocata una riunione interna per parlare dei problemi relativi al lavoro in assenza dell’Assessore allo Sviluppo Economico sostituito da una figura non ben definita e non prevista all’interno dell’amministrazione che in qualche modo ha esautorato la figura dell’Assessore designato.

Ci auguriamo che non accada più una simile evenienza e che situazioni importanti come questa della Maran siano veramente il centro dell’azione amministrativa della Città perché è della sorte”.