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VENERDI' 10 OTTOBRE CONVEGNO SU “PINTORICCHIO A SPOLETO: LA CAPPELLA DI S. LEONARDO”

Chiude il ciclo umbro di celebrazioni in onore del pittore. Il testimone passa ora alla Toscana. “Pintoricchio a Spoleto. La cappella di S. Leonardo” è il titolo del convegno organizzato per venerdì 10 ottobre al teatro Caio Melisso di Spoleto. L'evento culturale è promosso dall'arcidiocesi di Spoleto-Norcia, con il contributo della Regione Umbria, del Comune di Spoleto e del Comitato nazionale per il 550° anniversario della nascita del Pintoricchio.

“Spoleto – afferma Stefania Nardicchi, direttrice del museo diocesano e coordinatrice del convegno – chiuderà il ciclo umbro di celebrazioni in onore di Bernardino di Betto, passando il testimone alla Toscana”. La scelta di Spoleto come sede dell'ultimo evento celebrativo è stata dettata dal fatto che nella chiesa cattedrale è conservata la prima opera d'affresco realizzata dal Pintoricchio al suo ritorno da Roma. Si tratta della Cappella di S. Leonardo la cui decorazione venne commissionata dal vescovo Costantino Eroli.

Erano gli anni 1497-1498; la cappella era pressoché stata approntata da parte dell'architetto Ambrogio Barocci, che aveva realizzato già il portico antistante la facciata. Venne coinvolto anche Pintoricchio, che era a conoscenza delle ultime novità romane in fatto di Umanesimo e di decorazioni: infatti, aveva appena realizzato le pitture degli appartamenti Borgia, per Papa Alessandro VI. Il convegno sul Pintoricchio sarà un momento di alta cultura. “E' rivolto a una fascia di pubblico molto ampia – sostiene la Direttrice del Museo diocesano – che va da chi è spinto da un semplice interesse personale, allo studioso che vuole approfondire alcuni aspetti e non solo del pittore”.

Interventi di approfondimento e in qualche modo chiarificatori di quanto, solitamente, l'occhio non vede, animeranno la giornata di venerdì. Non mancheranno anche delle piccole curiosità, come l'ipotesi secondo la quale potrebbe essersi tenuto nel cantiere di Spoleto un precoce incontro tra il Pintoricchio e il giovane Raffaello Sanzio e non, come sostenuto tradizionalmente, a Siena.

Programma:

Venerdì 10 ottobre. Ore 9.30: saluto della autorità. Ore 10.00: intervento del prof. Claudio Strinati, su “L'Umanesimo a Roma da Pio II a Giulio II. Il ruolo dell'artista” e quello della prof.ssa Giovanna Sapori, professore ordinario di Storia dell'Arte Moderna all'Università Roma Tre su “Pittori e umanisti a Spoleto fra Quattrocento e Cinquecento”. Dopo una pausa, i lavori riprenderanno alle 15.00 con la relazione della dott.ssa Giordana Benazzi, storica dell'arte, sul tema “Pintoricchio a Spoleto: un probabile approccio con il giovane Raffaello”. Seguirà il prof. Carlo Longo, segretario dell'Istituto Storico Domenicano dell'Università Pontificia San Tommaso, con la “Lettura iconografica degli affreschi nella Cappella di San Leonardo” e la dott.ssa Vittoria Garibaldi, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria e curatrice della mostra “Pintoricchio” nella Galleria nazionale dell'Umbria”, che trarrà il “Bilancio della mostra” appunto. Alle 17, infine, ci si sposterà nella Cappella Eroli del Duomo, dove il prof. Bruno Toscano, professore emerito dell'Università Roma Tre, relazionerà su un altro artista: “Valadier versus Quattrocento”.