Perugia

Vende kit per trasformare carta bianca in banconote, truffatore africano inganna cinese

Gli agenti della Squadra Volante della Questura di Perugia hanno fermato un cittadino extracomunitario, di origini camerunensi, sottoponendolo alla Misura della Detenzione Domiciliare e dando esecuzione a quanto disposto dal Tribunale di Sorveglianza di Perugia, al termine di un iter processuale conclusosi con la condanna a carico dell’africano a 8 mesi di reclusione per il reato di truffa aggravata commessa nel 2012.

La dinamica messa in atto del camerunense è stata decisamente originale e ha indotto un cittadino cinese a consegnare all’uomo la somma di 11mila euro, a titolo di “caparra”, con la promessa di vendergli un sofisticato macchinario.

Macchinario che doveva essere in grado, attraverso un procedimento chimico particolare che aveva come ingrediente principale nella propria “ricetta” una misteriosa polvere bianca, di trasformare dei pezzi di carta bianca in banconote da 20 e 50 euro.

L’abile truffatore ha approfittato del periodo emotivamente precario della vittima la quale, con problemi riguardanti il proprio esercizio commerciale, nella disperazione, avrebbe dato ogni suo avere pur di vedere salvo il proprio lavoro.

All’atto della consegna del miracoloso kit, il cittadino cinese avrebbe consegnato anche ulteriori 3mila euro e, come se non bastasse, su richiesta del truffatore avrebbe tirato fuori dal portafoglio una banconota da 50 euro per testare il marchingegno.

Una “Black money scam” al contrario, la famosa truffa del denaro nero che però, questa volta, avveniva al contrario: il foglio di carta in questo caso risultava di colore bianco e, come per magia, si trasformava, dopo il trattamento, in cartamoneta. Abili truffatori specializzati che da svariato tempo hanno importato in Italia questo abile raggiro ma che ancora oggi non smette di mietere delle vittime.

Grazie all’operato degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Perugia è stato possibile localizzare l’abile truffatore sottoponendolo alla detenzione domiciliare, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Foto: repertorio Polizia di Stato