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VALLO DI NERA HA CELEBRATO LA FESTA DI SAN ROCCO

Vallo di Nera ha celebrato la festa di San Rocco, con grande partecipazione di tutti i parrocchiani e dei turisti presenti per la villeggiatura estiva nel paese della Valnerina.

La ricorrenza tradizionale affonda le radici nella devozione verso il Santo pellegrino protettore contro la peste, molto venerato nelle campagne. Di origine francese, San Rocco visse nella seconda metà del 1300 e la sua immagine compare ancora nella maggioranza delle raffigurazioni pittoriche che ornano le chiese della zona. A Vallo di Nera il Santo è titolare di una chiesina all'interno del Borgo dei Casali, che proprio quest'anno è stata riaperta al culto dopo i lavori di restauro.

Qui ha fatto processionalmente ritorno la statua di San Rocco portata a spalla dalla

chiesa di Santa Maria, dove è stata celebrata la messa allietata dai canti del coro parrocchiale e dalle musiche gregoriane eseguite dal Maestro organista Angelo Silvio Rosati.

Un rituale comune a tutte le feste religiose principali, che si ripete con qualche variante negli altri paesi della Valnerina, ma che a Vallo di Nera ha una particolarità. Per tutta la durata della processione, infatti, nella cella del campanile di Santa Maria, cinque campanari hanno suonato all'antica maniera le campane in bronzo del XIV secolo. Appoggiati sul castelletto maggiore Anselmo e Antonio, aiutati da Cesare, con la forza dei piedi hanno azionato il campanone, mentre Enzo, alla ‘gagliarda' età di 84 anni, e Romolo facevano andare con le mani, alternandosi, le due martelline, ovvero le due campane di grandezza scalare più piccole del campanone. Nel vano del campanile, come nella bottega degli artisti, c'erano anche gli allievi Tommaso e Giampaolo, pronti a carpire i segreti di questa tecnica affascinante che probabilmente li vedrà cimentarsi nell'arte dei rintocchi già in occasione delle prossime feste. Un'abilità preziosa che viene tramandata negli anni e che sta diventando rarità, ma che appassiona per l'armonia degli accordi musicali e per le emozioni che sa suscitare.

Nel chiostro del convento francescano la Pro Loco ha distribuito panini farciti e cocomero a tutti i convenuti e al termine è stata tagliata una mega torta dedicata al Santo, offerta da uno dei campanari.