Categorie: Cronaca Terni

USURA, ARRESTATO EMILIO LANDI CAPO REVISORE DEI CONTI DELL'ATER REGIONALE. PDL CHIEDE CHIAREZZA

Le indagini della Guardia di Finanza, in seguito alla denuncia di 2 donne, hanno portato a scoprire un giro di usura, coperto dalla compravendita di appartamenti. A finire in manette sono stati Cristina Fausti, titolare di un'agenzia immobiliare del centro di Terni e il suo commercialista, Emilio Landi. Dopo mesi di intercettazioni e una ricca documentazione raccolta dagli uomini del comandante Domenico Solfaroli Camillocci, è stato allestito un dossier che smaschererebbe l'apparente regolarità di alcune transazioni di immobili, in realtà strumenti di ricatto per chiedere alle vittime tassi di interesse sulle cifre prestate per gli acquisti. Nello specifico le malcapitate sono 2 donne di Terni, una delle quali si era rivolta per prima alla Fausti e a Landi per ottenere il denaro necessario per comprare la casa. L'immobile, in realtà, sarebbe stato acquistato a nome del fratello di Landi, dopo che la vittima aveva firmato una scrittura privata per una proposta di riacquisto dello stesso appartamento. La cifra stabilita era di 230 mila euro, ma col passare del tempo alla povera vittima veniva chiesto sempre più denaro, prima 300 mila euro e poi 450 mila. La donna aveva anche invitato una sua amica a rivolgersi a coloro che aveva considerato dei benefattori per risolvere il problema dell'acquisto della casa, ma la truffa si sarebbe ripetuta. Valore dell'appartamento 220 mila euro, proposta per il riacquisto 312 mila. Le indagini del sostituto pocuratore Elisabetta Massini hanno tempestivamente svelato il doppio gioco dei 2 ternani e la Guardia di Finanza è intervenuta prima che gli interi importi fossero versati alla Fausti e a Landi, visto che soltanto la prima delle 2 donne aveva corrisposto un assegno di 20 mila euro. Sul caso è intervenuto l'avvocato Romano Sciarretta, difensore di Landi: “Non mi pare ci siano i presupposti per un provvedimento così pesante come l'arresto: ho esaminato con attenzione tutte le carte e ritengo che le persone ritenute vittime non siano tali; le due donne sono clienti dello studio associato e non di Landi. La proposta di riacquistare gli appartamenti fatta in quei termini è arrivata proprio dalle presunte vittime, rendendo poco chiari diversi aspetti della vicenda”.

Intanto l'arresto di Landi ha scatenato un vero terremoto in ambito politico, poichè il commercialista ricopre l'incarico di capo del collegio dei revisori dei conti dell'ATER regionale. A chiedere verifiche immediate sulla vicenda è il capogruppo del PdL, Raffaele Nevi che ha dichiarato: “L'arresto del dottor Landi, pur rimanendo sempre agganciati al principio del garantismo più assoluto, ci preoccupa non poco anche per le accuse che vengono formulate e che hanno a che fare proprio con affitti di case a gente in difficoltà economica. Lo stesso Landi è anche titolare di una agenzia di formazione che lavora molto con la Provincia di Terni e per questo occorre che, in ogni sede, sia posta grande attenzione al fine di verificare bene ciò che e' accaduto”.