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‘Una sola famiglia umana’, campagna al contrario di Socially Correct

Il messaggio che arriva dall’evento Socially Correct di quest’anno è forte e arriva chiaro. Invita a pensare al contrario, a osservare le cose da un altro punto di vista, a guardarci dentro alle cose, alla vita. Alle vite degli altri.
E proprio su questo principio si è basato il progetto della campagna di comunicazione sulla coesione sociale e sullo sviluppo di comunità realizzato per la Caritas Italiana, che ha vinto l’edizione 2015 del premio “Paolo Ettorre – Socially Correct”.

Un messaggio ancora più incisivo perché raccolto e veicolato da due giovanissimi, Chiara Mazzalira (Art Director) e Pietro Giuseppe Liverotti (Copywriter), grazie al quale i due ventenni se ne tornano a casa con un prezioso ‘barattolo di vernice’: un anno di stage stage presso il reparto creativo dell′agenzia pubblicitaria Saatchi & Saatchi, agenzia in cui Ettorre lavorò per oltre 30 anni e di cui fu CEO dal 1993.

Il Concept della campagna, intitolata “Una sola famiglia umana” spiega bene le ragioni della vittoria:

“Nella società moderna, le persone sono giudicate da lontano, troppo spesso sulla sola apparenza.

Quando una persona che non conosciamo ci chiede un aiuto per strada, voltiamo lo sguardo o ci allontaniamo per non ascoltarla.

Per conoscere veramente gli esseri umani e le storie che hanno alle spalle, bisogna avvicinarsi a loro e stringere un rapporto umano.

Campagna stampa e tv raccontano esattamente questo divario con un meccaniscmo creativo semplice: per leggere i testi dobbiamo avvicinarci ai volti dei protagonisti. Solo così capiamo chi abbiamo veramente di fronte.

Solo così andiamo veramente oltre l’apparenza e ci ricordiamo che facciamo tutti parte di una stessa grande famiglia umana”.

Meglio delle parole, le immagini stesse della campagna:

Una sola famiglia umana campagna Socially Correct su TuttOggi.info

A fare gli onori di casa, il vicesindaco Maria Elena Bececco, che nel Comune ha anche delega per i servizi sociali alla persona. E ad accompagnare la giornata di riconoscimenti e approfondimenti, Annette Pickford Ettorre presidente dell’associazione “Socially Correct” nata nel 2007 per continuare a dare la parola, come è successo anche oggi, a Paolo Ettorre il cui impegno nel sociale e i cui messaggi senza filtri si ripetono e sensibilizzano ancora. Giorno dopo giorno.

Alla tavola rotonda “Verso la coesione sociale” che è seguita ad approfondimento del tema della campagna di comunicazione, quattro ospiti di eccezione:

Tito Boeri, Presidente INPS

Paolo Beccegato, Vicedirettore Caritas Italiana

Marina D’Amato, Professore ordinario Sociologia Università degli Studi Roma Tre

Tiberio Timperi, conduttore e autore televisivo, giornalista

Sollecitati da Elena Biggioggero, coordinatrice della discussione, molte sono state le esperienze raccontate e i dati snocciolati a testimonianza delle nuove povertà, di come cambia la società, di quali azioni si stiano mettendo in campo per arginare i risultati di una crisi che si sta protraendo da troppi anni e che coinvolge allo stesso modo cittadini stranieri e italiani, disoccupati e imprenditori, giovani e pensionati, genitori separati e famiglie. La riflessione e il messaggio che ne sono venuti fuori sono che la risposta, una risposta importante a questo profondo disagio, è la solidarietà, il legame, la vicinanza, la famiglia, l’equità e, appunto, la coesione. D’altra parte, coscienti o meno, consenzienti o contrari, siamo tutti parte di una sola, grande famiglia umana.