Cronaca

Umbria Jazz a Terni? M5S “Una cagata pazzesca” | Lavoro? “Pianificazione stalinista”

Umbria jazz a Terni? “Una cagata pazzesca” – i toni del consiglio comunale di questa sera hanno assunto toni fantozziani quando il consigliere pentastellato Thomas De Luca ha preso la parola per commentare un atto di indirizzo del PD, proposto dal presidente del gruppo dem Andrea Cavicchioli e sottoscritto anche dagli altri presidenti dei gruppi della maggioranza, Chiappini, Ricci e Bencivenga.
Nessuno è stato crocifisso nella sala consiliare, per restare in tema con Fantozzi, ma De Luca non si è certo risparmiato nelle critiche alla proposta di riportare un po’ di Umbria Jazz a Terni.
Non ce l’ha fatta, non si è tenuto, ha provato a non dirlo, ma è stato più forte di lui: “Pensare di riportare Umbria Jazz a Terni è una cagata pazzesca”.

Brusio in sala e qualche imbarazzo, ma il pentastellato è andato dritto per la sua strada: “Impensabile creare una succursale perugina, così come fatto per l’università, diventare un piccolo spazio per un after party dell’evento centrale del capoluogo.
La sua capacità di elaborare proposte – continua De Luca rivolto a Cavicchioli – non si può fermare a questo. In questi due anni c’è stata un’atrofizazione delle idee del consiglio, tutta quello che viene poggiato sul tavolo diventa nullo”.

Da Fantozzi, De Luca passa ai ‘piani quinquennali sovietici’ tirando in ballo Stalin quando si tratta di parlare di lavoro in città“Quando qualcuno mi viene a parlare di lavoro vorrei far presente – affonda il pentastellato – che troppo spesso alcune persone che ricoprono ruoli sindacali hanno fatto pesare il loro silenzio. Stiamo creando una classe di schiavi all’interno di questo territorio”.

La provocazione con rima baciata – “Voglio fare una provocazione – continua De Luca – mentre qui si premia la Morselli a Perugia celebrano Cucinelli. Il lavoro non si crea più all’interno di un’idea blindata degli interessi dei quali siete portatori. State troncando ogni possibilità verso il futuro”.

Il polo chimico  – “L’unico modello di sviluppo che in questo territorio si può creare – conclude il consigliere del M5S – è quello di dare impulso all’economia liberalizzata sulle infrastrutture, abbandonando l’attuale pianificazione stailinista.
Il futuro di questa città è il polo chimico le bioplastiche e le materie plastiche, la fabbrica dei materiali. Perché un imprenditore dovrebbe venire a Terni? Qui si blocca tutto e si annienta tutto”.