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UMBRIA INCOMING VERSO LA LIQUIDAZIONE. IL MONITO DEL SINDACATO

“Si avvia verso la messa in liquidazione la società partecipata da APM sevizi specializzata nella promozione dell’incoming nella nostra Regione”. Questo l’allarme lanciato nel corso della conferenza stampa di questa mattina, 21 ottobre, presso la sede della Cgil. “Una crisi che si va ad aggiungere ad altre crisi, con gravi conseguenze per i lavoratori: il ritardo o il naufragio della costituzione della Holding regionale dei trasporti potrebbero portare conseguenze negative anche in questa specifica vicenda. Ci aspettiamo di essere convocati dal sindaco di Perugia, dal Presidente della Provincia di Perugia e dal Presidente della Regione per avere risposte concrete su tale incresciosa questione e un impegno a garantire l’occupazione. Altrimenti sarà mobilitazione”.

“Giovedì 15 Ottobre –hanno fatto sapere Filt Cgil (Cristiano Tardioli e Marcello Orlandoni), Fisascat (Valerio Natili) e Fit Cisl (Antonio Getti) e Uiltrasporti (Alessandro Emili) – presso la sede della società APM servizi si è tenuto un incontro, richiesto dalle organizzazioni sindacali di Cgil Cisl Uil, alla presenza del Presidente di Umbria incoming e del Presidente di APM servizi, allo scopo di conoscere la volontà della proprietà in merito alla società partecipata”.

Il futuro di 10 lavoratori, presenti alla conferenza stampa in tutta la propria tensione e preoccupazione, è appeso a un filo, sempre più sottile: le azioni adottate al fine di rilanciare la società non sembrano aver dato i loro frutti e la volontà della proprietà, che è emersa dall’incontro, sembra proprio quella di procedere alla liquidazione.

“Le Organizzazioni sindacali – hanno testimoniato i lavoratori – si sono presentate al tavolo chiedendo un impegno concreto per trovare una soluzione occupazionale al personale impiegato, ma le risposte sono state di tutt’altro tenore”.

Le preoccupazioni espresse dai rappresentati di Cgil, Cisl e Uil di categoria non hanno riguardato solo il destino del personale, ma anche il ruolo che la società Umbria incoming ha svolto in questi anni in favore della promozione turistica dell’Umbria e dell’organizzazione di eventi. “Si tratta –hanno spiegato Filt Cgil, Fisascat e Fit Cisl e Uiltrasporti- di un’attività di alto valore aggiunto, di sintesi promozionale che si rivolge all’esterno in Paesi anche molto lontani da noi, come la Cina e l’India”.

“La perdita di un tale soggetto – hanno ribadito a seguire – rappresenta un indebolimento dell’azione di promozione dell’Umbria e, di fatto, una sconfitta per tutti i partner che avevano scommesso sul ruolo e la capacità di Umbria incoming di presentarsi come soggetto imprenditoriale finalizzato ad implementare l’azione di promozione turistica. Di fatto – hanno sottolineato – tale soggetto non è mai stato messo nelle reali condizioni di agire nel modo migliore e le tante professionalità competenti al suo interno si sono dovute “inventare” modalità di azione che non dovevano andare a “disturbare” il mercato. Qualcuno dovrà iniziare ad assumersi le proprie responsabilità”.