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Umbria, approvato il programma di lavoro sugli open data

La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore con delega all’Innovazione e all’Agenda digitale, Fabio Paparelli, il programma finalizzato alla pubblicazione e alla condivisione degli open data in possesso dell’Amministrazione regionale. “In pratica – spiega Paparelli – i dati saranno accessibili a tutti sul web, in formato gratuito ed aperto, senza restrizioni di copyright, brevetti o altre forme di controllo che ne limitino l’utilizzo, l’integrazione e il riuso, anche con finalità commerciali, seppur nel rispetto delle disposizioni previste dalla normativa vigente”. “Il percorso per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico – sottolinea l’assessore – sarà progressivo, partendo dal censimento e dalla catalogazione delle banche dati e data set regionali, comprese quelle della P.A. allargata, per giungere attraverso un approccio metodologico strutturato, secondo gli standard previsti dall’Agenzia per l’Italia Digitale, alla pubblicazione delle informazioni sul sito www.dati.umbria.it (di cui è già in rete una versione “beta”) che costituirà il repository comune dei dataset individuati dai soggetti che parteciperanno al programma. Si partirà con la messa online di dati relativi a settori chiave come il lavoro, l’agricoltura, il turismo, la cultura e il territorio per i quali è prevista la pubblicazione entro dicembre 2014 e di cui potrà essere fornita un’anticipazione, in via sperimentale, nel corso dell’evento “Festival Todi APP day” previsto a fine settembre. Si proseguirà con gli open data riguardanti l’ambiente, i finanziamenti regionali e le statistiche entro giugno 2015 e per la sicurezza urbana e la sanità entro dicembre 2015″. “A tal fine – conclude Paparelli – sta per essere definito il modello operativo open data a cui tutti i dirigenti della PA, ciascuno per il proprio ambito di competenza, saranno soggetti e che costituirà il fulcro del programma in tutte le fasi attuative: dalle attività riconducibili alla individuazione/aggiornamento dei data set da pubblicare e alle valutazioni derivanti dalle attività di monitoraggio sull’uso dei servizi resi all’utenza passando per la formazione e la comunicazione un percorso standard che dovrà essere seguito a livello regionale, ma anche dalla pubblica amministrazione allargata. Un’attenzione particolare sarà dedicata al dialogo con il cittadino ma anche con il partenariato economico sociale per sostegno di iniziative progettuali ad alto valore aggiunto per la collettività e ai momenti di attività formativa del personale della P.A. per la diffusione della nuova cultura dell’open data”.
“La pubblicazione degli open data della Regione, conclude Paparelli, coglie diversi obiettivi: aumentare la trasparenza e la meritocrazia nella Pubblica Amministrazione, far crescere gli strumenti di democrazia partecipata, dare un impulso al sistema pubblico ed a quello privato alla pubblicazione dei loro dati, nella consapevolezza che può favorire ed incentivare nuove occasioni di sviluppo e di crescita di start up innovative”.