Città di Castello

Umbertide, 200 fiaccole nella notte per la sicurezza

Umbertidesi “en marche”, ieri sera (venerdì 12 maggio), per le vie delle città. Circa 200 cittadini hanno infatti partecipato alla fiaccolata per la sicurezza, organizzata dal movimento civico Umbertide cambia. Presenti anche esponenti del Movimento 5 Stelle, Lega e alcune associazioni locali, riunitisi tutti davanti al Parco Ranieri, teatro della recente sparatoria“Volevamo scuotere la coscienza degli umbertidesi e testimoniare la loro esigenza di riprendere in mano il controllo della città” affermano i dirigenti di Umbertide cambia.

In chiusura della prima “processione civica”, Gianni Codovini, presidente di Umbertide cambia, e Claudio Faloci, capogruppo consiliare del movimento, hanno illustrato le proposte sulle quali aprire un confronto con l’Amministrazione. Successivamente hanno preso la parola alcuni dei presenti: Luca Bambini ha ribadito la necessità di “ridare vita a spazi ed iniziative, richiamando soprattutto i giovani“. Laura Borriello ha raccontato la sua storia di “immigrata” ormai pienamente integrata, che “sente sua la città e vuole difenderla da ogni forma di degenerazione“. Giuseppe Cinque ha spiegato come camminando con il suo gruppo (Umbertide on the road, ndr) sta di fatto cercando di “rivivere tutte le zone della città“. Valerio Mancini, vicepresidente del Consiglio Regionale, ha richiamato la necessità di “un serio e costante controllo, anche sulle residenze di cittadini stranieri”.

La fiaccolata di ieri – spiega Codovini – ha un senso costruttivo e propositivo. E’ stata infatti una iniziativa per la sicurezza, ed è ridicolo pensare che leda l’immagine della città. Semmai valorizza il senso civico di quegli umbertidesi che hanno avuto il coraggio di venire in prima linea per combattere chi veramente colpisce Umbertide, con chili di droga, furti e comportamenti illegali”.

Dobbiamo dotare le forze dell’ordine dei mezzi necessari alla tutela della cittadinanza, riconvertire le zone di degrado urbano, rafforzare le politiche di quartiere per favorire il controllo di vicinato, istituire il Consiglio cittadino delle comunità diverse dall’italiana come interfaccia di collaborazione con Forze dell’Ordine e Amministrazione, sottoscrivere quel Patto di cittadinanza con i gestori della Moschea che abbiamo portato in Consiglio Comunale e che aspettiamo da anni

L’impegno per la sicurezza deve essere una costante e non uno spot” ha concluso il capogruppo di UC Faloci.