Spoleto

Ufficio speciale ricostruzione, sportello a Spoleto | 14 assunzioni in arrivo in Comune

Spoleto avrà uno sportello dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dove i tecnici potranno avere informazioni sullo stato delle pratiche. Ad annunciarlo pubblicamente è stato ieri il dirigente regionale della Protezione civile Alfiero Moretti, durante l’incontro che si è svolto nella sala convegni del complesso di San Nicolò con le rappresentanze di tutti gli Ordini professionali coinvolti nell’opera di ricostruzione, per un aggiornamento del quadro normativo e dei principali provvedimenti del Commissario straordinario.

A portare il saluto dell’amministrazione comunale spoletina è stato il sindaco Fabrizio Cardarelli, che ha auspicato “un ritorno al più presto alla normalità   ed un rapido rientro di tanti cittadini nelle loro case”. E proprio il primo cittadino ha incassato un importante risultato da parte della Regione. Come anticipato ai sindaci nel Comitato istituzionale di fine aprile dalla presidente della Regione Catiuscia Marini e come annunciato pubblicamente ieri  sera da Moretti, a Spoleto sarà aperto un front office dell’Ufficio speciale per la ricostruzione (che ha sede al centro regionale Prociv di Foligno e a Norcia). Una richiesta che era stata avanzata dal consiglio comunale e che era prevista anche nella convenzione approvata dall’assise cittadina.

E la Regione Umbria nelle prossime ore darà il via libera anche alle 14 assunzioni che il Comune di Spoleto potrà fare secondo i provvedimenti previsti nel post terremoto. Non soltanto quindi i 5 posti per i quali l’amministrazione comunale ha già effettuato una selezione. Proprio dalle graduatorie stilate il Comune potrebbe attingere anche per coprire altri posti. Ma non solo.

La ricostruzione sarà tanto più veloce quanto più sarà stretta e costante la collaborazione con voi tecnici e professionisti che rappresentate il fulcro di tutto il procedimento amministrativo e l’elemento di congiunzione tra pubblica amministrazione e cittadino” ha osservato la presidente della Regione Catiuscia Marini durante l’incontro di ieri. “Occorre un grande lavoro corale e di squadra – ha aggiunto  – e per questo la nostra disponibilità ad un confronto continuo con i vostri Ordini professionali è totale. Ed è questo anche lo scopo di questo incontro: un momento di confronto e di informazione, essenziale affinché vi sia il massimo della comunicazione anche per i cittadini. Essendo ormai da tempo definito il quadro sia normativo che finanziario, ora dobbiamo entrare nella fase operativa e di avvio della ricostruzione, magari privilegiando gli interventi di ricostruzione leggera che sono senza alcun dubbio meno impegnativi, ed al tempo stesso consentono il rientro nelle loro abitazioni di molte famiglie”.

Anche il dirigente della Protezione civile regionale, Alfiero Moretti, nel corso della sua esposizione del quadro normativo e delle ordinanze commissariali ha definito “cruciale” il ruolo dei tecnici e dei professionisti. L’incontro, inoltre, è stata l’occasione per la presentazione dei due dirigenti della Regione che guideranno i due Servizi dell’Ufficio speciale per la ricostruzione: Francesca Pazzaglia coordinerà l’ambito della ricostruzione privata e Filippo Battoni  la ricostruzione pubblica e beni culturali.

Molta attenzione è stata dedicata alla illustrazione del MUDE (Modello unico digitale per l’edilizia), la piattaforma informatica che sarà utilizzata dai tecnici e dai professionisti. Tutto il procedimento, infatti, sarà gestito in via telematica e ogni fascicolo avrà un unico codice identificativo. In sostanza, grazie a questa piattaforma (già in uso per la ricostruzione in Emilia Romagna per il sisma del 2012), potranno essere velocizzati i tempi sia di autorizzazione per lo svolgimento degli interventi di ricostruzione, sia dell’istruttoria a cura dei Comuni o della pubblica amministrazione competente, e infine per la liquidazione del contributo. È stato, infatti, ribadito come il cittadino beneficiario non dovrà in alcun caso effettuare anticipazioni di somme di denaro né ai tecnici e professionisti, né all’impresa appaltatrice, che saranno liquidati direttamente dalle banche convenzionate.