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UBALDO PASCOLINI ELETTO A CAPO DELLA CISL -FUNZIONE PUBBLICA

Ubaldo Pascolini, è leader della Fp Cisl Umbria. La categoria della Funzione pubblica ha eletto nella segreteria regionale Elisabetta Rico e Sergio Fabri. Presente al Congresso regionale di categoria il segretario nazionale Fp Cisl Daniela Volpato, il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra e i tre segretari generali territoriali Antonio Cascianelli (Perugia), Bruno Piernera (Foligno) e Faliero Chiappini (Terni). Costruire una nuova e moderna pubblica amministrazione nella difesa dei lavoratori: questa la priorità del segretario generale regionale Fp Cisl Umbria Ubaldo Pascolini. “Tale obiettivo, se pur necessario e urgente -ha affermato- non si costruisce con una politica sindacale basata su un'azione di forza. È necessario far lavorare meno i muscoli della pancia e più quelli della mente: bisogna guardare al futuro cercando soluzioni realistiche e responsabili, riportando fiducia tra i lavoratori pubblici e tra i cittadini. La Cisl -ha poi aggiunto Pascolini- guarda al bene dei lavoratori, al merito delle cose, e non è disposta ad essere subalterna o ideologica: siamo alla ricerca di una nuova unità sindacale basata sul senso di responsabilità e sulla concretezza. Voglio ribadire il nostro secco e irriducibile “no” agli sprechi e alle disorganizzazioni. Non vogliamo, inoltre, l'innalzamento dell'età pensionabile delle donne a 65 anni. La Cisl sostiene scelte legislative che portino in sé senso di responsabilità in vista del miglioramento dei servizi pubblici, nell'interesse dei cittadini e dell'intera collettività. Chiediamo -ha poi aggiunto Pascolini- la proroga dei contratti a termine per i lavoratori precari storici, in attesa di un concreto processo di stabilizzazione”. Un futuro di celeri rinnovi contrattuali, in applicazione di un nuovo modello contrattuale, per migliorare la qualità dei servizi pubblici e nel contempo per valorizzare la professionalità dei lavoratori: questa la prospettiva indicata da Pascolini che ha aggiunto che “anche i lavoratori della Pubblica amministrazione a partire dal 2010 entrano in gioco per l'applicazione della riforma del modello contrattuale come per il privato”.