Città di Castello

Turismo, Carletti “Circostanze proibitive ma teniamo” | I dati del 2016

I dati del 2016, con un -0,1% negli arrivi e un -0,89% nelle presenze, indicano una sostanziale tenuta di Città di Castello sul fronte turistico, nonostante gli effetti del terremoto abbiamo penalizzato anche zone dell’Umbria, non direttamente interessate dal sisma

Per Riccardo Carletti, assessore tifernate al Turismo e Commercio, “davanti al crollo delle prenotazioni e alle disdette registrate in tutta la Regione, il fenomeno a Città di Castello si è verificato ma in maniera più contenuta e i numeri vanno letti con accenti positivi perché nel 2016 alle circostanze generali sfavorevoli si sono aggiunte anche delle variabili locali: la chiusura del camping La Montesca, ad esempio, non è stata indolore ed ha ridotto le tipologia di accoglienza. Il fatto che alcune manifestazioni siano state sospese in modo preventivo dopo le scosse del 30 ottobre, ha fatto perdere a Città di Castello il vantaggio accumulato nei mesi precedenti, che sarebbe stato consolidato dagli importanti eventi previsti nell’ultima parte dell’anno, in grado, come il Francesca Fabbri, di portare circa 1000 presenze”.

Vogliamo esprimere la nostra vicinanza a Federalberghi per la difficile congiuntura del turismo regionale e confermare il confronto aperto sulla nuova legge regionale e nella lotta al sommerso che, alterando le vere dimensioni dei flussi, non permette una pianificazione realistica e puntuale delle politiche pubbliche a sostegno del settore

“In un tale frangente, aver mantenuto praticamente inalterato un dato turistico, positivo da 3 anni, non può che essere un risultato superiore alle aspettative, su cui lavorare per sviluppare fino in fondo la capacità di attrazione del nostro sistema urbano attraverso un piano di marketing territoriale – conclude Carletti – Molto ci aspettiamo dall’area camper adiacente al centro storico, e dai progetti di Agenda Urbana ma il vero jolly per Città di Castello rimane il termalismo. Anche se ci giungono segnali incoraggianti, auspichiamo che le Terme di Fontecchio riprendano quanto prima la loro funzionalità complessiva per tornare a contribuire al movimento turistico cittadino”.