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TUMORE AL POLMONE, UNA SPERANZA DAI RICERCATORI DI PHILADELPHIA E TERNI. LA SCOPERTA FA IL GIRO DEL MONDO

(Ca. Cer.) Una nuova frontiera si è aperta nella lotta ai tumori, specie quello al polmone. Una scoperta che porta la firma dei ricercatori della Sbarro di Philadelphia e i colleghi della Human Health di Terni e che in queste ore sta facendo il giro del mondo. Nel nostro corpo si nasconde un 'killer' dei tumori, il gene “oncosoppressore” Rb2/p130, capace di frenare le cellule 'impazzite che possono dar luogo a un cancro’. Ora alcuni scienziati italiani che lavorano in America e in Italia hanno scoperto i meccanismi con cui si può regolare questo gene, aprendo così la strada a possibili terapie. Questo oncosoppressore è stato scoperto nel 1993 da Antonio Giordano (docente all’università di Siena e presidente della Sbarro e della Onlus ternana). Ora i suoi ricercatori, con uno studio pubblicato su Molecular Cancer Research, hanno scoperto che in differenti tipi di tumore al polmone (a 'piccole cellule’ e 'non a piccole cellule’) questo gene è presente in quantità molto differenti. «I nostri ricercatori – spiega Marcella Macaluso, tra le autrici dello studio – hanno dimostrato che le proteine Ctcf e Boris regolano in modo diretto la quantità di proteine prodotte a partire dal gene Rb2/p130. Si è osservato che nel tumore a cellule piccole l'oncosoppressore è presente in quantità minime, mentre in quello non a cellule piccole è presente in quantità superiori al normale». In pratica, scoprendo il ruolo delle proteine Ctcf e Boris sul gene 'killer' per i tumori, gli scienziati hanno scoperto un possibile modo di regolarlo. Questo significa che, imitando il ruolo delle due proteine o potenziandone gli effetti, in un futuro potrebbero esistere farmaci capaci di amplificare l'efficacia del gene-killer, curando così il tumore. Entusiasta il professor Giordano, raggiunto telefonicamente a Philadelphia da Tuttoggi.info: “Abbiamo scoperto questo meccanismo complesso che ci permette finalmente di riuscire ad identificare le molecole coinvolte nello sviluppo del tumore al polmone, una patologia che finora ha mostrato una sensibilità minore degli altri alle terapie esistenti. La scoperta dei giovani ricercatori italiani impegnati qui negli States e a Terni ci consente di poter sintetizzare una famiglia di farmaci ‘intelligenti’ che possono colpire in maniera specifica le proteine coinvolte nella genesi del tumore”.