Cronaca

Truffa anziana e la porta in banca, ma l’auto viene fermata dai carabinieri | In manette 49enne

“C’è posta per lei!…”: sono le parole “di servizio” proferite da un uomo, 49enne, di origini campane, a un’anziana signora, 87enne, perugina. Parole che nascondevano un piano criminoso, finalizzato a riscuotere dalla donna un’ingente somma di denaro, che la donna gli avrebbe dovuto per il pagamento di imprecisata merce che sarebbe stata ordinata da suoi famigliari.

Sono le 10.30 di mattina, nell’immediata periferia di Perugia. L’uomo, dopo aver avvicinato la signora, intenta a gettare l’immondizia in un cassonetto di fronte alla propria abitazione, la informa che, dovendo consegnarle della merce, asseritamente ordinata da famigliari dell’anziana donna, per la “modica” cifra di 1.500 euro, sarebbe stato necessario corrispondergli la somma dovuta. L’anziana, però, dice di non avere il denaro richiesto ed a quel punto l’interlocutore la convince a salire a bordo della sua auto, per accompagnarla presso una banca ubicata nei paraggi.

La donna, ancora un po’ stranita e confusa, dopo aver prelevato la somma richiesta di 1.500 euro, fa nuovamente ingresso nell’auto e consegna il denaro all’uomo. Ma durante il tragitto di ritorno a casa, il veicolo viene fermato dai carabinieri della Stazione di Ponte San Giovanni. Ai militari a quel punto la donna racconta dell’accaduto, ancora convinta della buona fede dell’uomo.

Per i carabinieri, invece, è stato subito chiaro che la situazione era ben diversa e che si trattava di una truffa. Così, dopo aver recuperato e restituito alla signora la somma di denaro, hanno tratto in arresto il 49enne, con precedenti specifici, nella flagranza del reato di truffa aggravata.

Soltanto a quel punto l’anziana si è resa conto di quello che era realmente accaduto, con i carabinieri che l’hanno accompagnata a casa e tranquillizzata. L’arrestato, invece, dopo essere stato trattenuto in camera di sicurezza, stamattina è stato condotto davanti al gip del tribunale di Perugia che, dopo averne convalidato l’arresto, ha applicato nei suoi confronti le misure cautelari dell’obbligo di firma alla polizia giudiziaria e di dimora nel proprio comune di domicilio.

(foto di repertorio)