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Truffa a Città di Castello ed Umbertide: tentavano la vendita porta a porta di gas metano

La Squadra Volante del Commissariato ha denunciato a piede libero quattro persone, tutti di origine italiana, per tentata truffa e sostituzione di persona, falsi documenti personali.
Nella giornata di ieri due italiani, A.M. di anni 32 e G.F. di anni 36, entrambi originari della provincia di Brescia, pluripregiudicati, sono stati fermati nelle vie del centro cittadino di Città di Castello, dopo che numerose segnalazioni pervenute al 113, avevano comunicato la presenza di due soggetti maschili, ben vestiti che tentavano la vendita porta a porta di presunti contratti per la fornitura di energia elettrica e gas metano.
I due, all’atto del controllo hanno fornito documenti validi, a cui era stata sostituita la fotografia con la propria; inoltre, secondo come prescritto dalle vigenti normative, indossavano un cartellino di riconoscimento in qualità di procacciatori d’affari, intestato ad una fantomatica società, il cui acronimo risultava molto simile, ma diverso nella sostanza, ad una grande azienda di forniture nazionali.
Grazie alla tempestività dell’intervento è stato scongiurato il compimento di ulteriori truffe, che si ritiene potessero essere indirizzate prevalentemente verso gli anziani.

Ad Umbertide, sempre la Squadra Volante del Commissariato, ha fermato per accertamenti due uomini di origine marocchina; G.B. di anni 39 e L.L. di anni 48, entrambi residenti nella provincia di Modena. Il primo, a seguito di ulteriori controlli, è stato fotosegnalato e denunciato a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria, in quanto a seguito di ordine d’espulsione ed a lasciare il territorio nazionale, ordine emesso dal Questore di Perugia in data 20.11.2012, non ha ottemperato allo stesso.
Il secondo, è stato trovato ingiustificatamente in possesso di alcuni documenti di identificazione appartenenti ad un loro connazionale deceduto, privi della fotografia identificativa; non fornendo alcuna plausibile giustificazione, lo stesso è stato denunciato per il reato riguardante l’alterazione di documenti identificativi ed ingiustificato possesso. Si ritiene che i documenti potessero essere utilizzati per scopi illeciti.

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