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TREVI: NASCE UN PROGETTO DI LABORATORIO LINGUISTICO PER DIVENTARE “CITTADINI NEL MONDO”

Su proposta dell'assessorato all'istruzione il Comune di Trevi ha accolto il progetto elaborato dall'Istituto Comprensivo Tommaso Valenti denominato “Cittadini del mondo”. “In tempi di gravi tagli e di riduzione di personale per la scuola previsti dalla manovra finanziaria del Governo, spiega l'assessore Stefania Moccoli, abbiamo invece ritenuto opportuno operare una scelta che va nella opposta direzione e cioè quella di potenziare e qualificare l'offerta formativa per i nostri ragazzi, pur nelle difficoltà di reperire ulteriori risorse, ma consapevoli del fatto che la scuola non è un semplice servizio, ma una istituzione fondamentale dal cui funzionamento dipende il futuro del Paese. “Cittadini del mondo” è stato fortemente voluto dalla dirigente scolastica Giovanna Carnevali e dal presidente del consiglio di istituto Giovanni Brizi e si propone di allestire un laboratorio linguistico con lo scopo di facilitare l'apprendimento delle lingue straniere alla popolazione scolastica, l'apprendimento della lingua italiana agli alunni stranieri e anche di rendere possibile l'organizzazione di corsi specifici per adulti funzionali all'apprendimento di una lingua straniera. Un mezzo quindi di formazione ma anche di integrazione tra le diverse etnie della popolazione non solo scolastica, una opportunità per tutti i cittadini di poter usufruire di uno spazio adeguato per lo studio di una lingua straniera. L'amministrazione comunale ha colto l'importanza e la validità del progetto facendosi carico dell'allestimento del laboratorio presso il polo unico di Trevi capoluogo con l'acquisto dei necessari strumenti e attrezzature. “Dopo il riconoscimento da parte dell'ufficio scolastico regionale dell'indirizzo musicale, conclude l'assessore Moccoli, con il laboratorio linguistico si aggiunge un altro tassello utile a resistere contro il tentativo di smantellamento in atto a danno della scuola pubblica, per la quale si prevedono nei prossimi tre anni pesanti ripercussioni anche sui servizi resi ai cittadini trevani.”