Foligno

Trevi, Casa di comunità intitolata a Luciano Casciola

Una struttura dell’Usl Umbria 2 sarà intitolata al professor Luciano Casciola, il pioniere e luminare della chirurgia robotica, grazie alla sua “scuola” all’ospedale di Spoleto, morto dicembre 2021.

Nel dettaglio sarà la Casa della Comunità di Trevi, in via Costa San Paolo, ad essere intitolata al chirurgo trevano. La cerimonia, promossa dall’Usl e dal Comune di Trevi, è in programma giovedì 23 marzo alle ore 15.

Le istituzioni

All’iniziativa interverranno i familiari dell’illustre professionista insieme ai massimi rappresentanti istituzionali della Giunta Regionale dell’Umbria, dell’Amministrazione municipale di Trevi, al direttore regionale alla Sanità Massimo D’Angelo, ai vertici dell’Azienda Usl Umbria 2 con il direttore generale Massimo De Fino, il direttore sanitario Simona Bianchi, il direttore amministrativo Piero Carsili, il direttore del distretto di Foligno Paolo Tozzi e il dirigente del servizio Patrimonio Maria Luisa Morina.

L’occasione per ricordare il luminare di Trevi

Sarà l’occasione per ricordare lo stimato e indimenticato luminare di Trevi, per molti anni direttore della struttura complessa di Chirurgia Generale dell’ospedale “San Matteo degli Infermi” di Spoleto, che ha scritto una pagina fondamentale della chirurgia e della sanità pubblica regionale portando in Umbria, nel 2002, uno dei primi tre robot chirurgici italiani. Al termine della cerimonia, aperta alla cittadinanza, di intitolazione della Casa della Comunità la delegazione raggiungerà quindi la cappella dell’ex Chiesa di San Domenico, presso la Struttura Complessa di Riabilitazione Motoria Neurointensiva di Trevi, restituita alla città dopo lunghi e complessi interventi di restauro. La cappella ha subito dei danni a seguito degli eventi sismici risalenti al 2016 e il delicato intervento di messa in sicurezza e restauro dei dipinti murali (documentazione fotografica consultabile nel sito web istituzionale dell’azienda sanitaria), inserito dall’Azienda Usl Umbria 2 nel Programma Triennale dei lavori, autorizzato e supervisionato dalla Soprintendenza archeologica Belle arti e Paesaggio, è stato eseguito da una ditta specializzata.